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TESTO Commento Giovanni 8,1-11

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Lunedì della V settimana di Quaresima - Anno A (18/03/2002)

Vangelo: Gv 8,1-11 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 8,1-11

1Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. 2Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. 3Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e 4gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». 6Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. 7Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». 8E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. 10Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». 11Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

Dalla Parola del giorno

Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". Ed ella rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più".

Come vivere questa Parola?

Una scena a cui, forse, ci siamo assuefatti. Scribi e farisei accompagnano da Gesù una donna colta mentre consumava l'adulterio. Scocca la domanda insidiosa: secondo la legge di Mosè la si deve lapidare, però, tu che ne dici? Certo, sia che risponda "sì" oppure "no" la loro malizia è tale da collezionare un altro capo d'accusa. Non solo Gesù non risponde, ma si china a scrivere col dito per terra: un misterioso comportamento sul quale i commentatori hanno versato fiumi d'inchiostro. Scribi e farisei si accaniscono nell'interrogarlo fino a sentirsi dire da lui: "Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra". E tutti, di fatto, se ne vanno. Ci accorgiamo dunque dell'autorevolezza di Gesù e della forza sconvolgente della sua Parola. La donna, sola, resta davanti a Gesù. E a questo punto ecco evidenziarsi due abissi: quello della misericordia di Gesù nei confronti della donna e quello della sua pace che Egli dà, fuori però dal compromesso col peccato o con il minimizzare quel vero orrore che esso è.

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiederò di fare chiarezza interiormente, in luce di Spirito Santo. Col peccato, con ogni tipo di peccato, anzitutto offendo Dio e poi danneggio, deturpo me e gli altri. Non posso essere per-missivo a questo proposito. Mi è però di grande conforto la certezza che, se chiedo perdono, sempre il Signore me lo dona. Anzi, dice anche a me di riprendere il cammino nella pace. Solo mi avverte, perché io m'impegni a non ricadere con leggerezza nella colpa: "Va' in pace, ma non voler più peccare".

La voce di un santo dell'inizio dell'era moderna

Non peccare col voler giudicare il prossimo, perché usurperesti l'ufficio di Dio. Se lo facessi non potresti poi pervenire alla semplicità, né svuotare la mente da preoccupazioni contrarie alla pace.
S. Antonio Maria Zaccaria

 

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