TESTO Commento su Marco 2,23 - 3,6 (forma breve Marco 2,23-28)
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IX Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (05/03/2000)
Vangelo: Mc 2,23 - 3,6 (forma breve Mc 2,23-28)

23Avvenne che di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. 24I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». 25Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? 26Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». 27E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! 28Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
1Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, 2e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. 3Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». 4Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. 5E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. 6E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Dalla Parola del giorno
Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato.
Come vivere questa Parola?
Ciò che conta per Gesù non è l'adempimento esteriore di una legge. Perché la legge stessa è fatta per l'uomo. Questa del riposo festivo è in ordine a un bisogno fondamentale dell'essere umano: dare tempo alla lode del suo Creatore e, in questo spazio contemplativo, riacquistare energie a tutti i livelli, ricomporre un'armonia fisiopsichicospirituale che la "corsa" del vivere quotidiano spesso compromette.
Oggi durante l'Eucarestia m'immergerò nell'attualizzarsi del Mistero Pasquale di Gesù con tutta la partecipazione del cuore. Darò poi a Dio un tempo di preghiera intima, fiduciosa e quieta. Mi concederò anche il riposo vivificante del contatto con la natura.
L'insegnamento di S. Paolo
La lettera uccide. E' lo Spirito a dar vita. E dov'è lo Spirito del Signore è libertà.