TESTO Commento su Mc 12, 18-27
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Mercoledì della IX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (05/06/2024)
Vangelo: Mc 12,18-27
Come vivere questa Parola?
Gesù ha chiaramente una visione della vita differente da quella di chi lo provoca. Per lui la vita, sia quella prima che dopo la morte, è essenzialmente una “vita in Dio”. Se ascoltiamo attentamente ciò che Egli dice non dovremmo faticare a comprendere che paradossalmente si potrebbe essere morti anche quando si è ancora in vita. E ciò accade, di fatto, quando si affrontano i problemi del presente senza speranza nel futuro, ma anche quando si conduce il cammino della vita senza alcuna fiducia nei confronti del prossimo.
Scoraggiamento, disperazione, isolamento, autosufficienza, sono modalità di vita dell'uomo spiritualmente moribondo o morto. Nella visione materialista e mondana dell'esistenza umana fatta dai sadducei è impossibile comprendere che il senso vero dell'esistenza si può trovare solo nella vita spirituale intesa come vita nello Spirito Santo, come vita in Dio.
Signore dei vivi e non dei morti sostieni il nostro impegno nella vita spirituale. Fai che possa avere il respiro della vita eterna e la consistenza dell'amore più forte della morte che le grandi acque non possono spegnere né i fiumi travolgere. Così sia.
La voce di un poeta
«L'amore è l'anello di una catena che inizia da uno sguardo e sfocia nell'eterno».
KHALIL GIBRAN
Don Giuseppe Tilocca - giustiloc@tiscali.it