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TESTO Commento su Gv 20,11-18

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Martedì fra l'Ottava di Pasqua (02/04/2024)

Vangelo: Gv 20,11-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Come vivere questa Parola?
Maria piange vicino al sepolcro, mentre piange, guarda dentro e vede due angeli vestiti di bianco, che interessati in lei gli chiedono: "donna, perché piangi?" Il pianto impedisce a lei trascendere e non domandarsi cosa fanno questi personaggi dentro la tomba? soltanto può dire che lo hanno portato via e che non sa dove hanno lasciato il suo Signore. Appare Gesù ma non lo riconosce, Lui chiede la stessa cosa donna perché piangi e lei continua a parlare dal suo punto di vista, incapace di vedere con i suoi occhi a Gesù; ma arriva la parola che chiarisce tutto, ciò che non hanno potuto vedere gli occhi pieni di lacrime, lo hanno potuto ascoltare le sue orecchie quando sentono dire il suo nome: Maria. Non ha bisogno di più per riconoscere il suo Maestro. Due parole Maria e Maestro sono quelle che permettono l'incontro, la riconoscenza, la gioia della vita. Gesù invita a lei ad andare oltre, a superare il contatto fisico, a capire la novità del Risorto, e così riceve la missione di andare dai suoi fratelli per raccontare che ha visto il Signore e lei, diventa Apostola degli Apostoli, come la chiama papa Francesco. In Lei si compie la beatitudine: beati coloro che piangono perché saranno consolati. Maria è anche apostola della speranza. Mi chiedo: qual è il senso delle mie lacrime? Cosa mi impedisce di andare oltre nel rapporto con Gesù? Posso annunciare con Maria: "Cristo, mia speranza, è risorto"?

Signore Gesù, tu sei il mio amore e la mia speranza. Fa' che quando pianga, le lacrime purifichino i miei occhi, per riconoscerti, apre il mio udito per ascoltare la tua voce dolce soave che mi chiama per nome e permetti che io ti chiami con quel nome che è soltanto io e te conosciamo.

La voce dalla Chiesa fatta poesia:
SEQUENZA DI PASQUA

Alla vittima pasquale,
s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'Agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto;
e vi precede i in Galilea».
Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
portaci la slavezza.
Sr Teresita Verhelst Solano FMA - tereverso2017@gmail.com

 

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