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TESTO Commento 1Pt 5,1

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Cattedra di S. Pietro Apostolo (22/02/2002)

Brano biblico: 1 Pt 5,1-4 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 16,13-19

13Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». 14Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Dalla Parola del giorno

Testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria futura che deve manifestarsi. (1 Pt 5,1)

Come vivere questa Parola?

Oggi la Chiesa festeggia la cattedra di S.Pietro. Ebbene, da dove viene il "potere" di Pietro e dei suoi successori? Cosa li rende "pietra" sulla quale edificare la Chiesa di Cristo? Nel Vangelo odierno, alla domanda di Gesù, "Voi chi dite che io sia?", Simon Pietro confessa: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16,16). La risposta è esatta, eppure sappiamo che non è sufficiente; subito dopo Pietro rifiuta l'annuncio dell'imminente morte di Gesù. E per questo viene rimproverato duramente dal Maestro: "Lungi da me, Satana!" (v. 23). V'è una conoscenza esatta di Gesù, che tuttavia non è sufficiente, non salva. Si può conoscere a perfezione il Catechismo della Chiesa Cattolica, eppure non conoscere Cristo, non essere dei suoi: è quello che accade se la conoscenza di Gesù non passa per il cuore. Questa maturazione, da una conoscenza esatta ad una vera, da una conoscenza mentale ad una di cuore, in Pietro è avvenuta: ed è per questo che egli diventa "pietra" della Chiesa; è questa maturazione che la Chiesa oggi festeggia. Essa è riportata dalla prima lettura odierna: "Testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi" (1 Pt 5,1). Ecco quel che Pietro conosce di Gesù: le sue sofferenze, la croce, e in essa la sua gloria. Riconoscere nel volto sfigurato del Crocifisso il volto del più bello tra i figli dell'uomo, riconoscere cioè nella croce di Gesù la manifestazione suprema del suo infinito amore per me e lasciarsi conquistare da esso: è questa l'esperienza fondamentale che, allora come oggi, ci edifica Chiesa, ci rende "pietre vive" di un "edificio spirituale" (1 Pt 2,5).

Oggi, nella mia pausa meditativa, contemplerò il volto del Crocifisso e insieme al centurione ripeterò: "Veramente tu sei il Figlio di Dio" (cf Mc 15,39).

La voce di un commento al Salmo 21

Beati coloro che, guardando a Gesù sulla croce, si troveranno divinamente gioiosi.
Bossuet

 

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