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VIDEO #2minutiDiVangelo Giovanni 2,13-25 - Il vero culto è il dire " sì" a Dio

don Marco Scandelli  

III Domenica di Quaresima (Anno B) (03/03/2024)

Vangelo: Gv 2,13-25 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 2,13-25

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull’uomo. Egli infatti conosceva quello che c’è nell’uomo.

2minutiDiVangelo

Gv 2,13-25

Il vero culto è dire di "sì" a Dio!

Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli

Oggi affrontiamo insieme la lettura dei versetti 13-25 del II capitolo del Vangelo di Giovanni. Apparentemente si tratta di una disputa tra Gesù e i mercanti del Tempio che non solo, però, praticavano un lavoro lecito, ma addirittura necessario affinché si svolgesse ordinatamente il culto antico, consistente in un grande apparato sacrificale, il cui oggetto principale erano proprio gli animali. Per questo motivo, l'agire di Gesù, più che da motivazioni etiche fu chiaramente dettato da motivazioni cultuali: con il gesto di rovesciare il denaro e scacciare fuori dal recinto del Tempio mercanti e animali, egli ci ha chiaramente manifestato che è finito il tempo dei riti mosaici perché con Lui si è inaugurato un tempo nuovo. Altrettanto apparentemente, poi, tale episodio potrebbe sembrare estraneo a noi, o ormai superato, datato. In realtà, noi non ce ne rendiamo conto, ma tante volte ci rapportiamo a Dio nello stesso modo in cui si rapportavano gli antichi: una volta si credeva che immolando un animale, ci si propiziava la Sua benevolenza...

 

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