TESTO Commento su Matteo 6,1-6.16-18
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
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Mercoledì delle Ceneri (14/02/2024)
Vangelo: Mt 6,1-6.16-18

«1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. 2Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
«16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Quando viene la grazia essa ci attira a Dio. In un cammino graduale siamo attirati verso le fonti stesse della grazia: Parola, sacramenti, preghiera, comunità di crescita, padre spirituale, ricerca della volontà di Dio, vedere in ogni cosa a modo proprio la grazia di Dio...
In questo percorso l'unione progressiva con Dio ci orienta ad usare sempre più ogni bene in lui ed in lui nell'amore per gli altri. Ecco i semplici e autentici digiunare e fare elemosina. Talora vi sono momenti, periodi, in cui oltre al naturale digiunare e vivere nella carità si può dedicare un'attenzione speciale per esempio al digiuno. Per esempio la Quaresima è proprio un periodo in cui riceviamo il dono di una grazia speciale per aprire il cuore in modo rinnovato per prepararci al grande dono della Pasqua. Un periodo in cui vivere più intensamente momenti di vicinanza a Dio, piccoli e grandi ritiri spirituali... Resta: "quando sarà loro tolto lo sposo allora digiuneranno" e: "mio cibo è fare la volontà del Padre" ossia vi è un digiuno buono dono della grazia ed un digiuno che fa male, il peccato come digiuno di Dio, talora provocato da altri, come in una persecuzione religiosa.
Il digiuno buono nei suoi vari momenti contribuisce a fare sviluppare tante virtù come la perseveranza, la fortezza, le abitudini positive, l'ordine, tutte grazie che tanto sostengono nei passaggi della vita, specie quelli difficili.