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TESTO Commento su Marco 2,1-12

don Giampaolo Centofanti  

Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (12/01/2024)

Vangelo: Mc 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 2,1-12

Dopo alcuni giorni Gesù 1entrò di nuovo a Cafàrnao. Si seppe che era in casa 2e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola.

3Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. 4Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. 5Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».

6Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: 7«Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». 8E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? 9Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? 10Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, 11dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». 12Quello si alzò e subito presa la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Perché calcolate così nei vostri cuori? Gesù svela una causa profonda di chiusura al riconoscere la grazia da ovunque venga: controllare tutto con i propri, o altrui, ragionamenti invece di ascoltare la luce nel cuore. Questo è il problema profondo della nostra cultura: ridurre tutto a calcolo, tecnica, mero fare, invece di ascoltare in modo sempre nuovo la luce nel cuore in ogni cosa. Tutto si svuota, diventa tecnica distorta e falsamente neutra perché non esiste tecnica, nemmeno matematica, senza una filosofia alla propria radice. Prevalgono così i formalismi delle competenze meramente tecniche, i codici di apparato, molte persone rischiano di essere teleguidate dal loro ruolo. Si spegne la ricerca del vero partecipata da ciascuno, prevalgono potere e denaro... Forse per questo Maria a Fatima ha detto che alla fine il suo cuore immacolato trionferà. Per quanti disastri dovrà passare la società per favorire l'autentica crescita delle persone, per avvedersi della primordialità di questa cultura?

 

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