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don Michele Cerutti

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (Anno B) (31/12/2023)

Vangelo: Lc 2,22-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,22-40

22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – 23come è scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore – 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

25Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. 27Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

31preparata da te davanti a tutti i popoli:

32luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

33Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione 35– e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

36C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuele, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

Siamo vicini ai rintocchi finali del grande giorno del Natale e i nostri sguardi si volgono alla Sacra Famiglia e guardiamo a questa come modello di riferimento.
Il messaggio sempre attuale di questa icona ci rimanda alla docilità e mansuetudine.
L'ascolto ossequioso della volontà di Dio ha caratterizzato Giuseppe e Maria lo abbiamo visto nell'Ultima domenica d'Avvento, davanti ai timori, la Vergine non esita tuttavia a dichiararsi disponibile e affermare: Eccomi sono la serva del Signore avvenga in me secondo la sua volontà. Diventa la Madre di Dio senza paura di andare incontro a incomprensioni e subito, ci dice il Vangelo, corre dalla cugina Elisabetta.
Giuseppe davanti anche a lui a timori dà la sua disponibilità a divenire il padre legale di Gesù permettendo a Dio di compiere il suo disegno.
Lo vediamo nel Vangelo proclamato questa sua pronta accettazione del progetto.
Su tutto c'è la responsabilità di essere chiamati a custodire questo bimbo.
Responsabilità a cui non si sottraggono mai e che li vede pronti in mezzo alle difficoltà a impedire che Gesù venga ucciso o si possa perdere.
Davanti a questa icona siamo chiamati a saper vedere questi due aspetti fondamentali:
-docilità da un lato
-responsabilità dall'altra.
Questa festa ci rimanda sempre a misurare alla luce di questa icona lo stato di salute della famiglia in genere.
Ci si lancia su statistiche sociologiche o su fotografie di realtà verificate. Quello che dobbiamo apprendere è uno stile per non disperdere questa vocazione fondamentale per la Chiesa e per la società.
Sappiamo certo e lo possiamo verificare che gli attacchi alle famiglie sono diversi.
Il mondo propone altri modelli noi sappiamo che quella a cui come cristiani siamo chiamati a rifarci è quella della Sacra Famiglia di Nazareth.
I coniugi cristiani debbono assumere questi due aspetti fondamentali per non perdersi davanti alle sfide che il mondo propone.
La mancanza di responsabilità diventa segno di una crisi che nasce anche da una mancanza di docilità e quindi di fede che caratterizza la famiglia oggi.
A essere in crisi non è effettivamente la vocazione sacerdotale, ma quella familiare. Più che a mancare preti oggi mancano famiglie cristiane, piccole chiese domestiche, da cui scaturiscono tutte le vocazioni di speciale consacrazione.
Oggi ci si sposa dopo una carriera riuscita, dopo una sistemazione dell'alloggio funzionale, ma mancano molti riferimenti più importanti.
Se guardiamo a questi due genitori di Gesù si sono affidati contro ogni situazione.
Giuseppe esprime il suo Sì con la preoccupazione di prendere sposa una donna che si trova incinta di un bimbo ancora prima delle nozze e con il rischio quindi che potesse essere additata da tutti quelli del villaggio e anche Maria si trova in difficoltà nell'esprimere il fiat perché sarebbe stata giudicata.
La responsabilità del compito affidato porta questa coppia ad accettare le sfide.
In un mondo in cui si ha difficoltà ad assumere la parola sacrificio rimane complessa la vocazione familiare.
Eppure bisogna ripartire da questa parola per scoprire la preziosità del dono che Dio affida.
Sacrificio parola certo difficile da vivere vuol dire però rendere sacra una realtà terrena e quindi nella vita familiare vuol dire mettere al centro Dio.
Tutta la vita matrimoniale è un esercizio costante, affinché l'amore tra l'uomo e la donna emerga in tutta la sua forza.
Quando si propongono altre soluzioni annacquate per sviare dalla dimensione sacrificio si va in direzione opposta perché si mette fuori Dio andando poi allo sbaraglio completo.
Quello che il mondo propone oggi è rischiosamente un amore senza un volto.
Davanti a tanti che vorrebbero prese di posizioni accomodanti da parte della Chiesa va ribadito con forza che l'Amore che si presenta ha un fondamento preciso Cristo stesso che con la sua morte in Croce offre al mondo l'alto dono di sé.

 

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