TESTO Commento su Luca 19,45-48
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Venerdì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (24/11/2023)
Vangelo: Lc 19,45-48

45Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, 46dicendo loro: «Sta scritto:
La mia casa sarà casa di preghiera.
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
47Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; 48ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Gesù non fa violenza alle persone come potremmo fare noi che non conosciamo il cuore intimo delle persone. I suoi gesti arrivano a ciascuno come doni di amore, grazie buone che aiutano davvero. Chi non ha interessi in gioco, come spesso la folla, in qualche modo percepisce questo amore sano e sereno. In qualche modo la gente comprende che in Gesù non vi è violenza ma al tempo stesso che egli affronta i veri problemi, non quelli creati dalle varie complicazioni delle mentalità. Dunque Gesù orienta ad una ricerca del vero, superando i serenismi che non vogliono vedere e sentire dei problemi reali e i negativismi che vedono i problemi anche dove non ci sono. Inoltre Gesù porta nel mistero che svela i discernimenti fasulli della cultura, dei costumi, che spesso vengono vissuti inconsapevolmente da chi in essi è cresciuto.