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TESTO Commento su Matteo 25,1-13

padre Paul Devreux

XXXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (12/11/2023)

Vangelo: Mt 25,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. 5Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono. 6A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. 7Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”. 10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. 12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo.

Le vergini siamo noi. L'entusiasmo di queste dieci che vanno tutte incontro al Signore, che è lo sposo, mi ricordano tutte le feste della prima comunione, dove tutti i ragazzi aspettano di ricevere il Signore con entusiasmo e trepidazione.

Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l'olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi.
L'unica cosa che distingue le stolte dalle sagge sono questi vasetti di olio. L'olio serve per alimentare la luce, che guida i nostri passi. Quindi è la fede. La fede nasce dall'incontro con Dio. Più ne faccio l'esperienza, più credo che c'è e che ci sarà anche domani. I vasetti di olio sono le mie esperienze dell'amore di Dio, da custodire come tesori, e che mi sostengono nei momenti difficili; basta farne memoria.

Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
Dopo l'entusiasmo della prima comunione, la vita segue il suo tran tran, senza grosse novità. Per cui anche la fede e la speranza nella venuta di una novità, cala, e ci si assopisce.

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
Lo sposo è venuto in Gesù. Tornerà a prenderci alla fine della nostra vita, ma viene anche oggi. Chi è che se ne accorge e lancia il grido di gioia? Posso essere anche io, se colgo questa presenza e riesco ad aiutare gli altri a vederla.

Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po' del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Perché questo brutto rifiuto? Perché la fede, come la lingua che parlo, sono cose che non si possono dare all'altro. Posso solo spiegare come si ottengono, ma non posso neanche prestarla. E' il frutto di una vita di studio e di esperienze. Io lo vedo chiaramente ogni volta che c'è un funerale; il clima è molto diverso se hai davanti persone che hanno coltivato la fede. A volte può esserci quasi un clima di festa, malgrado la sofferenza. Altri sono solo un funerale.

Ora, mentre quelle andavano a comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Terribile questo non vi conosco. Eppure non è né una condanna, né un giudizio. E' un'onesta constatazione. Vuol dire: ”Non abbiamo nulla in comune, niente da dirci, semplicemente perché tra la vita di Gesù e la mia, non c'è sintonia. E' come quando incontri qualcuno e non riesci a trovare un argomento di conversazione.

Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora».
Ma io vi dico che il giorno è oggi, e sarà sempre oggi, perché il Signore viene, ora e sempre. Signore donaci di vederlo e di saperlo annunciare.

Buona domenica.

 

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