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VIDEO #2minutiDiVangelo Matteo 5,1-12 E se la felicità fosse più facile di quanto non pensiamo?

don Marco Scandelli   don Marco Scandelli

Tutti i Santi (01/11/2023)

Vangelo: Mt 5,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 5,1-12

In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

4Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

5Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

7Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

8Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

9Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

10Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi.

Mt 5,1-12

Cerchiamo in continuazione di essere felici, senza riuscirci. E se la felicità fosse più facile di quanto non pensiamo?

Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli

2minutiDiVangelo

Oggi leggiamo insieme un testo tratto dal celeberrimo “Discorso della Montagna”. Siamo infatti ai primi 12 versetti del capitolo quinto del Vangelo di Matteo. L'evangelista ci comunica che Gesù un giorno salì sopra un monte perché lo seguiva una grande folla e aveva il desiderio di comunicare loro degli insegnamenti utili per la loro vita. Egli voleva farli sostare per un attimo dal tram tram della vita quotidiana - non a caso Gesù nel Vangelo si mette a sedere - per portarli a ragionare su ciò che vale, sulla direzione da dare alla propria vita, in ascolto delle esigenze più profonde del cuore umano. All'epoca non vi erano microfoni, perciò possiamo solo immaginare che il Signore abbia gridato più che poteva, sapendo però che c'erano i suoi discepoli a fare - diciamo così - da megafono affinché anche quelli che si trovavano più lontani potessero ascoltare la sua parola. In questo, ed è una cosa bellissima, la Chiesa non ha smesso neppure oggi di essere eco delle parole di Gesù, che fa risuonare nelle assemblee e nelle catechesi...

 

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