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TESTO Commento su Matteo 22,34-40

padre Paul Devreux

XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (29/10/2023)

Vangelo: Mt 22,34-40 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 34i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Anche oggi vediamo che i farisei provano a mettere Gesù alla prova e questa volta usano uno che conosce bene la bibbia. Lo fanno perché sono convinti che Gesù non è un profeta, né tanto meno un buon maestro, perché non osserva le loro tradizioni. Per loro una delle sue mancanze più grave, che potrebbe attirare l'ira di Dio su tutto il popolo, è il suo non rispettare alla lettera il riposo del sabato. Unico comandamento che persino Dio rispetta. Lo pensano perché nel libro della Genesi si legge: «Il settimo giorno, Iddio compì l'opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò» (Genesi 2:2-3). Perciò gli domandano qual è il grande comandamento? Sapendo che la risposta è scontata: Rispettare il Sabato. Ma se Gesù risponde così, la domanda successiva sarà: Perché tu non l'osservi? Ma Gesù non ci casca e come sempre coglie l'occasione per dare un grande insegnamento.

Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Noi conosciamo i dieci comandamenti, dati da Dio a Mosè e scritti sulle tavole della legge, ma in realtà, al tempo di Gesù, avevano 613 precetti. Ma Gesù non cita nessuno di essi, però con i suoi due comandamenti, li sintetizza tutti. Il primo è semplicemente una preghiera che facevano tutti i giorni, e che è bene che facciamo anche noi ogni mattina, per ricordarci chi siamo: figli di Dio.
Il secondo è la naturale continuazione del primo, perché non posso dire di amare Dio, se non amo le sue creature. E anche questa è una bella preghiera da fare ogni mattina, perché è un'ottima guida per impostare bene il programma della giornata.
Ma cosa significa amare Dio? Come faccio? Semplicemente guardandolo, e contemplando suo figlio silenzioso, in croce. Silenzio di chi condivide tutte le nostre sofferenze e difficoltà. Silenzio di chi ti ama e non pretende nulla. E' import ante sperimentare quest'amore di Dio, per ricevere la forza e la voglia di mettere in pratica il secondo comandamento.

Buona domenica.

 

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