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TESTO Venite alle nozze

don Roberto Seregni  

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (15/10/2023)

Vangelo: Mt 22,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

 

Forma breve: Mt 22,1-10

In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.

Il tema centrale della parabola di questa domenica è lo stesso che abbiamo visto le ultime due settimane: l'accoglienza o il rifiuto di Gesù. Ma questo testo è ricco di particolari e di colpi di scena che ci aiutano ad approfondire il tema.

Al centro del racconto c'è il re. L'occasione del banchetto è il matrimonio del figlio, ma di lui non si dice nulla. Solo il re parla, ordina e giudica.

Il primo colpo di scena che sorprende il lettore è, senza dubbio, il rifiuto degli invitati alle nozze: alcuni vanno nel campo, altri a badare ai propri affari e qualcuno, inspiegabilmente, se la prende con i servi, li bastona e li uccide. In questa prima parte della parabola ritroviamo il tema del rifiuto e della violenza. Ed è interessante sottolineare la reazione del re: prima fa piazza pulita di tutti quelli che hanno rifiutato l'invito e poi manda i servi a chiamare tutti quelli che incontrano per strada.

In questa prima parte della parabola troviamo la riflessione dell'evangelista sul rifiuto dei giudei e l'accoglienza dei pagani, e fino a qui tutto fila liscio.

Ma nella seconda parte della parabola troviamo un altro colpo di scena: il re passa tra gli invitati, ne trova uno senza abito nuziale, lo fa legare e, dopo averlo rimproverato, lo fa buttare fuori dalla festa. La reazione del sovrano è senza dubbio sorprendente. Penso che proprio questo sia il centro della parabola: nessuno ha il posto garantito. Il fatto di aver accettato un invito non ti mette al sicuro, devi vestire l'abito della festa, devi rivestirti di Cristo (Gal 3,27).

Sí, molti sono chiamati, ma pochi eletti.

In questi anni di missione nella periferia nord di Lima ho avuto la grazia e la benedizione di incontrare e conoscere molti fratelli e sorelle rivestiti dell'abito nuziale. Ho scoperto che coloro che il mondo rifiuta sono i preferiti di Dio. In questi anni ho conosciuto una immensa e silenziosa schiera di profeti invisibili che fecondano di bellezza il cammino della chiesa nel mondo. Sono i piccoli e poveri che mi hanno evangelizzato e mi hanno insegnato la freschezza disarmante della fede, la tenacia irresistibile della speranza e la spumeggiante fantasia della carità.


Un abbraccio
Don Roberto

 

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