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TESTO Commento su Giovanni 1,47-51

don Giampaolo Centofanti  

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele (29/09/2023)

Vangelo: Gv 1,47-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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47Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». 48Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». 49Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». 50Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». 51Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Gesù non parla un linguaggio obliquo, ironico, come può accadere di sentire affermare. Il linguaggio di Gesù è semplice, sì sì e no no, afferma. Davvero si può cervellotizzare persino Gesù. Dunque Gesù davvero conosce nel profondo Natanaele come un uomo che ha operato una scelta di sincerità, di lasciarsi portare anche oltre schemi e pregiudizi per cercare il vero. Natanaele non può che aver preso tale decisione in Cristo stesso. Ed è tale trasparenza di cuore che permette in Gesù di vedere i cieli aperti e gli angeli salire e scendere sul Figlio dell'uomo, ossia incarnare sempre più pienamente, equilibratamente, il cielo sulla terra, rivelando Dio e l'uomo. Che Dio liberi i cuori da fasulli, calcoli, difese, cervellotismi, diplomazie, formalismi... li porti nella semplicità dei figli di Dio.

 

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