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TESTO Commento su Giovanni 19,25-27

don Giampaolo Centofanti  

Beata Vergine Maria Addolorata (15/09/2023)

Vangelo: Gv 19,25-27 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 19,25-27

25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». 27Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Perché la fede ci insegna a scoprire Maria e a pregarla, a camminare con lei dietro a Gesù, a chiedere il suo aiuto, a scoprire il suo essere stella mattutina, profezia del sempre nuovo venire di Cristo? Da Maria è venuto Gesù e Gesù ce l'ha data per mamma. Anzi qui osservo che Gesù chiama sempre Maria donna come a porla come esempio per le donne ma certamente perché l'unica volta che la chiama madre è quando la chiama madre di Giovanni, ossia di ogni uomo e non solo sua. Possiamo forse vedere anche la delicatezza verso Maria ed il rispetto verso ogni uomo nel chiamarla mamma di Giovanni una persona che avrebbe tanto amato Maria e Dio. L'altra volta in cui parla di sua madre è quando dice che sua madre e suoi fratelli e sorelle sono coloro che fanno la volontà di Dio. Siamo sulla linea accennata sopra.

 

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