TESTO Commento su Luca 6,6-11
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
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Lunedì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (11/09/2023)
Vangelo: Lc 6,6-11

6Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. 7Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo. 9Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». 10E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 11Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Quella mano paralizzata nel ricevere e nel dare, quel cuore ingabbiato dalla religione ridotta a ideologia guariscono nell'amore di Gesù. In lui ognuno nell'amore sta nel mezzo e questa è la via dell'autentica rinascita personale ma anche sociale. La libera formazione delle persone alla luce della identità religiosa, filosofica, scelta ed in momenti distinti l'autentico scambio con ricercatori di altre visuali. Nella società del tecnicismo a tutto campo dominano gli apparati, la società va verso il decadimento più completo. Si regge solo su fiammelle accese come in questo episodio. Ma può talora essere necessario del coraggio in una società che toglie le autentiche motivazioni per averlo.