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TESTO La verità di essere e riconoscere

don Claudio Luigi Fasulo

XXI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (27/08/2023)

Vangelo: Mt 16,13-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, 13Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». 14Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». 15Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». 16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. 18E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. 19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». 20Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

IL VANGELO PER CONOSCERE MEGLIO DIO E L'UOMO

Il vangelo di questa domenica abita 2 domande fondamentali per la nostra esistenza: “Chi dicono che sia Gesù?” e “Chi è Gesù per te?”

GESU' INFATTI CHIEDE "CHI SONO IO?”

Questa domanda Gesù la pone ai suoi discepoli ma in 2 modi diversi: Il primo chiedendo chi è lui per gli altri; il secondo chiedendo chi è lui per loro.
E se queste domande le ponesse a me, a te, a noi?

Partiamo dalla prima domanda: “La gente chi dice che io sia?”

Chissà quante immagini lungo la vita abbiamo avuto di Gesù da parte di parenti, amici, gente di chiesa e gente lontana da essa. Da un semplice rivoluzionario di 2000 anni fa ad un promotore di pace e amore nel mondo passando ad un leader spirituale che ha detto cose buone un po' per tutti. Per altri invece è veramente Dio fatto uomo con una verità assoluta a cui aderire per vivere pienamente.

Chissà queste immagini di Gesù come hanno segnato la nostra vita o verso un rifiuto di Gesù e della fede o verso una adesione decisa, piuttosto che ad una serie di dubbi che portano a tanta nebbia spirituale.

E allora è necessario arrivare alla seconda domanda di Gesù: “Chi sono per te?”

È una domanda diretta ad ognuno di noi che deve perturbare. Non si può fuggire, almeno oggi, a questa domanda! Una domanda che deve far cadere tutti gli stereotipi acquisiti lungo la vita per leggere nel nostro cuore chi è Cristo senza alterare questa immagine dal mondo che ci circonda. La migliore risposta è quella che la tua anima ti propone, ti suggerisce, ti fa vedere e che si mette nelle mani della Madre Chiesa che con la sua esperienza, tradizione e saggezza bimillenaria ha donato e dona al mondo.

Sarebbe molto bello e profondo declinare queste domande su noi stessi. Cioè prova a chiederti alla luce di questo vangelo: 1. Chi sono io agli occhi degli altri? 2. Chi sono io agli di occhi di Dio?

Domande che fanno verità, domande che fanno vedere il combattimento quotidiano che abbiamo per sopravvivere: Fanno vedere quante maschere mettiamo; fanno vedere quanto siamo legati allo sguardo altrui; fanno vedere quanto siamo veri e sinceri davanti a Dio!

MA VEIDAMO IL DIALOGO TRA PIETRO E GESU'

Pietro davanti questa domanda pur riflettendo risponde con decisione: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente”. Che coraggio a dire ad un uomo in carne ed ossa: “Tu sei figlio di Dio, tu sei il Messia che aspettavamo, tu sei il Dio vicino a noi”.

Gesù davanti a questa frase rimane stupito e risponde con gioia: “Beato sei tu Simone... tu sei Pietro!” Gesù cambia nome a Simone, gli consegna un nuovo volto; dona a Simone la solidità di una pietra su cui edificare la Chiesa nascente, il Regno di Dio, la comunità di Cristo.

Questo breve ma intensissimo dialogo tra Gesù e Pietro (che è bello meditare lungamente nel cuore) è uno specchio alla nostra vita di fede, al cammino spirituale. Ricorda: più ci avviciniamo a Dio e più Dio ci dona la nostra vera identità; più riconosciamo Gesù come vero Dio e vero uomo e più Lui apre la nostra vista ad una vita dove vediamo la nostra vera vita.

E POI GESU' DICE A SAN PIETRO “A TE DARO' LE CHIAVI DEL REGNO DEI CIELI”

Che frase di una fiducia totale e piena: Gesù gli da le chiavi di “casa”. Chiavi non per chiudere ma per aprire a chiunque voglia cercare Dio (come è bello quel forte grido di Papa Francesco a Lisbona alla GMG “Todos, todos, todos” ovvero “tutti, tutti, tutti) ad avvicinarsi al Suo Amore misericordioso e alla Sua presenza salvifica per l'eternità. Chiavi che devono aprire cuori, chiavi che devono aprire cammini di ricerca, chiavi che devono aprire, anzi spalancare, porte di speranza e consolazione.

FIDUCIA DI DIO NELL'UOMO

Gesù si fida dell'uomo Pietro, si fida di coloro che ha scelto seppur hanno mille limiti, mille incoerenze e fragilità nella loro umanità. Gesù si fida di ognuno di noi e vuole dare ad ognuno di noi la possibilità di varcare la soglia di casa sua non per sentito dire ma per un incontro vero e profondo. Per vivere pienamente la vita!

SINTESI DEL VANGELO

Gesù non cerca di essere incasellato in definizioni teologiche o in superficiali immagini edulcorate da un catechismo rimasto bambino. Gesù cerca di instaurare una vera relazione con te; Vuole che venga riconosciuto per colui che è veramente e non per una conoscenza epidermica e di “pancia”.

Lasciamoci provocare da queste domande e mettiamoci al posto di Pietro e cerchiamo con schiettezza e profonda sincerità di chiederci: “chi è Dio per me?” e “chi sono io per Dio?”

 

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