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TESTO Commento su Marco 1,21-28

mons. Vincenzo Paglia  

Martedì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (10/01/2006)

Vangelo: Mc 1,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Gesù, con la sua piccola comunità di discepoli, entra a Cafarnao, la città più grande della Galilea. Gesù la sceglie come dimora sua e dei discepoli. "Subito", nota Marco, si reca in sinagoga e si mette a insegnare. Gesù non ritarda l'annuncio del Vangelo. Non indugia a pensare alla sua, pur doverosa, sistemazione. La sua preoccupazione è la comunicazione del Vangelo. Tutti coloro che lo ascoltano restano stupiti del suo insegnamento e soprattutto dell'autorità con cui parla. In questo Gesù si differenzia molto dagli scribi. E di che genere sia la sua autorità lo mostra subito, liberando un uomo posseduto da uno spirito immondo. Il Vangelo è una parola autorevole perché non opprime; al contrario, è una parola che libera gli uomini e le donne dalle tante schiavitù di questo mondo.

 

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