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TESTO Avere una fede grande per vivere una grande fede

don Claudio Luigi Fasulo

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XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (20/08/2023)

Vangelo: Mt 15,21-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 15,21-28

In quel tempo, 21partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». 23Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». 24Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 25Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». 26Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 27«È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.

UN VANGELO A TRATTI DURO MA CHE FA EMERGERE LA TENEREZZA DI GESU'

Gesù si trova nella zona di Tiro e Sidone, una terra straniera, al di là dei confini della sua terra natia. Qui incontra persone pagane ma non per questo da considerare insensibili o che non devono essere interpellate per il messaggio di salvezza e amore di Dio.
Quante volte si giudica solo per una “etichetta”?

Non dimentichiamolo, chi giudica a prescindere è già in peccato
Ma cosa succede nel vangelo di questo domenica?

Gesù e i suoi discepoli sono seguiti da una donna cananea in lacrime: una donna che soffre, che grida, che cerca aiuto vero.

Gesù con due frasi lapidarie cerca di allontanarla dicendole:

1) “non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele”

2) “non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”

Sarebbe bello approfondire questa durezza di Gesù ma preferisco andare oltre e vedere le azioni di questa donna

AZIONI DELLA CANANEA

Questa donna non si arrende e trova il modo di far breccia in Gesù, non desiste alla durezza di Gesù; è una donna che a causa del dolore è pronta a tutto!

Gesù però non la considera, non ascolta il suo grido disperato a e la frase del vangelo è molto dura: “Egli non le rivolse nemmeno una parola”

Questa non è insensibilità, ma è un segno per capire se la gente lo cerca per risolvere solo problemi o per altro.
Quante volte cerchiamo Dio solo per ricevere miracoli?

Non ci si rivolge a Gesù chiedendo un miracolo o per risolvere i problemi della vita: mai prendere Gesù come fosse il genio della lampada di Aladino!

E' necessario comprende che prima di tutto è necessario avere relazioni vere e grazie a questa durezza di Gesù, la donna capisce che quell'uomo può ridare la vera vita alla sua vita. E' l'incontro con Gesù che cambia la vita e non vedere Gesù come un “problem solver” dei giorni nostri.

E COSA FA' GESU' DAVANTI A QUESTA DONNA?

Realmente vediamo un Gesù non politicamente corretto e irritante

Possiamo scrutare 3 momenti, attitudini, sguardi diversi di Gesù:

1. Gesù fa finta di non vederla e non le rivolge la parola però I discepoli stressati dalla insistenza della cananea chiedono a Gesù di ascoltarla per evitare che continui a “rompere le scatole”.

2. Gesù davanti alla richiesta dei discepeoli dice di essere mandato per Israele e le affligge una metafora con un termine poco educato e carino: “cane”. Ma la cananea gli dice che tutti devono mangiare, anche i cagnolini.

3. Gesù con questo “test” capisce che a volte i più lontani hanno più fede di altri vede qualcosa in lei che non aveva visto prima: una determinazione a urlare a Dio la propria sofferenza e angoscia di vita (potrebbe essere associata a Giobbe)

Sant'Agostino spiega benissimo questa azione con gli occhi di Gesù dicendo: “Cristo si mostrava indifferente verso di lei, non per rifiutare la misericordia, ma per infiammarla di desiderio”

E ALLORA GESU' LE DICE «DONNA GRANDE E' LA TUA FEDE»
Una fede grande e non certo superficiale e abitudinaria
1) una fede grande perché si fida di Gesù
2) una fede grande che non è solo fredda tradizione
3) una fede grande che è il desiderio di un vero incontro
4) una fede grande perché non si arrende, anzi è coraggiosa
5) una fede grande fondata su una persona e non una idea

Siamo di fronte ad una donna che non andava in sinagoga, che non era, per dirla con un termine dei giorni nostri “cattolica e praticante” ma crede che l'amore di Dio è per tutti; proprio come Papa Francesco ha sottolineato alla GMG di Lisbona affermando che la chiesa è aperta a tutti “todos, todos, todos”.

Questa donna ci vuole mettere in discussione, vuole interrogare la nostra fede:
1) La tua è una fede solo di facciata o di cuore profondo?
2) La tua è una fede solo per abitudine o per amore di Dio?

3) La tua è una fede che ci invita ad annunciare o a stare zitti?

4) La tua è una fede tiepida e mediocre o una fede coraggiosa e schietta?

5) La tua è una fede che rischia o una fede da circostanza e comodità?

E GESU' CONCLUDE DICENDO ALLA DONNA: «AVVENGA PER TE COME DESIDERI»
Gesù accoglie questo cuore così lacerato ma così affidato.

La fede della cananea è un grembo che partorisce il miracolo, il miracolo della vita, del desiderio di una vita piena e salva. Gesù ha compreso che in lei la fede è concreta e non apparenza

MORALE DEL VANGELO

Dio non vuole dei servi obbedienti e impauriti delle conseguenze con delle belle pratiche ma nella realtà non si vedono i poveri, i bisognosi, gli ultimi, ecc.. Questo sono greggi di devoti con belle parole che nascondono giudizi implacabili.

Questo vangelo ci libera da una visione classista e giudicante.

Siamo tutti siamo “figli” agli occhi di Dio, tutti diciamo “Padre Nostro”

Questo vangelo ci invita ad uscire realmente dal ghetto della nostra fede abitudinaria e andare verso i lontani e coloro che sembrano ostili ma dove potremmo comprendere una fede forte, profonda e colma di fiducia in Dio.

 

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