TESTO Commento su Matteo 13,31-35
don Giampaolo Centofanti Commento al Vangelo
Lunedì della XVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (31/07/2023)
Vangelo: Mt 13,31-35
Il seme è seminato da qualcuno, persino Gesù non esce fuori dal nulla ma è figlio anche di una storia umana, Figlio di Dio e Figlio dell'uomo. Figlio è il titolo con il quale più spesso Gesù indica se stesso. È su questa via che il seme cresce e diventa gradualmente albero che accoglie tutti i doni di Dio, anche le persone che, in uno scambio reciproco, lo sentono come un aiuto. Non si può diventare davvero padri senza essere stati ed essere sempre nel profondo figli. Quando si fa il padre senza essere stato ed essere figlio di è usciti fuori come dal nulla, non ci si è mai esposti, si è vissuto sempre in difesa, il cuore non si è aperto... Signore con i tempi e i modi dell'amore aiuta, se questo è il tuo disegno, ad aprire davvero il cuore, ad esporsi, ad aprire davvero le porte e le finestre della propria casa all'aria e alla luce.
Il vento e la luce
Vieni, entra, la porta è aperta
ed entra il vento e la luce delle stelle.
Vieni, entra, mentre ti attendo
dormendo e sognando.
A lungo ho camminato,
valli e monti ho traversato,
ora ti attendo nel mio riposo.
Vieni, entra, siedi alla mia tavola
e dimmi, in questa notte di vento e di pace,
quella parola che diventa vino e pane.