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TESTO Commento su Matteo 11,25-30

padre Paul Devreux

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XIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (09/07/2023)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo Gesù disse: 25«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra,
E' bello contemplare Gesù che chiama il Signore Padre. Non lo chiama ne Dio, ne Onnipotente, ne Signore suo. Preghiamo perché possiamo scoprire sempre di più che anche noi siamo figli di Dio, per poterlo chiamare e sentirlo sempre di più Padre nostro.

perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Cos'è che i piccoli vedono e i grandi no? Il piccolo è colui che si rende conto che ha bisogno dell'altro e quindi vede cosa l'altro fa per lui. Perciò vede anche la presenza e l'opera del Signore. Vede che Dio si comporta da Padre. Coglie ogni segno di questa presenza e gioisce nel vederla.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Ha chi desidero rivelare una cosa importante? A chi sento amico. Per cui mi sembra ovvio che più Gesù vede che desideriamo la comunione con lui, e che lo manifestiamo mettendo in pratica il suo comandamento dell'amore, più lui desidera farci conoscere suo Padre.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Che cosa mi rende stanco e oppresso? Tante situazioni, ma soprattutto il modo con cui le affronto. Gesù dice che può aiutarci indicandoci una via migliore. Proviamo almeno a capirla.

Prendete il mio giogo sopra di voi
Il suo giogo è quello di considerarci tutti fratelli e quindi di accogliere tutti. Basta che pensate a due persone che litigano per capire quanto è difficile non dividere il mondo tra buoni e cattivi, e non rifiutare nessuno.

e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Questa è la via che Gesù ci consiglia. L'umile è colui che serve tutti, e il mite è quello che cerca soluzioni non violente hai conflitti. Gesù non è uno che ha evitato i conflitti, o scansato i problemi della gente, ma ha sempre cercato di accogliere e ascoltare tutti, anche i nemici, perché Dio è Padre di tutti. Questo è il motivo e il fondamento di tutte le sue scelte.

Buona domenica.

 

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