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TESTO Commento su Matteo 28,16-20

padre Paul Devreux

Ascensione del Signore (Anno A) (21/05/2023)

Vangelo: Mt 28,16-20 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 28,16-20

16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
Oggi i testimoni siamo noi. Cosa posso dire di aver visto e che quindi posso testimoniare? Posso dire che Gesù ha patito anche per me, perché si è lasciato rifiutare e dimenticare da me per anni, pur di farmi capire quanto mi vuole bene e quanto è gratuito il suo amore. Se Gesù si lascia rifiutare, è proprio per farmi capire quanto è disponibile nei miei confronti. E non solo si è lasciato rifiutare, ma ha anche avuto il coraggio di ripresentarsi tutto piagato, con i segni della sua Passione, come ha fatto con Tommaso, con Simone e con tutti i discepoli. Disposto a farsi ancora rifiutare. Convertirsi significa cominciare a guardare in faccia questo Gesù morto e risorto, per sperimentare il suo perdono.
Posso anche testimoniare che tante volte l'ho frainteso, pensato che volesse delle cose gravose da me, ma ogni volta mi ha dimostrato che da me non vuole assolutamente niente, e se mi propone qualche cosa, è sempre solo per il mio bene. Per ogni fraintendimento, ti chiedo di scusarmi Signore.
Da tutto questo ho capito che la sua volontà è solo quella di vederci felici, e il suo agire sarà sempre in funzione solo di questo. Dio non strumentalizza nessuno, neanche a fin di bene.
Di questo posso essere testimone tutti i giorni, pregando che molti possano fare la stessa esperienza e diventare testimoni dell'amore gratuito di Dio per noi.
E' bene che ognuno si domandi come può rispondere a questo richiesta di Gesù di testimoniare le sua morte e risurrezione oggi.

Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
La potenza che devo ricevere ogni giorno è quella che mi dà la libertà di essere debole e di riconoscermi povero e bisognoso. Questa potenza è una libertà che mi può venire solo dall'alto, dal sentirmi amato e figlio di Dio. Perciò è importante prima restare in città, cioè fermarsi, pregare e aspettare il dono di Dio.

Poi li condusse fuori verso Betània
Cioè verso una casa dove ci sono solo dei fratelli, come erano per lui Marta, Maria e Lazzaro. Per noi può essere la chiesa.

e, alzate le mani, li benedisse.
Quanto è importante sentirci benedetti e non maledetti.

Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Come mai sono così contenti dopo questa partenza? Forse perché hanno capito che il Cielo è anche qui, in terra, ovunque ci sono fratelli disposti a camminare insieme, sulle orme di Gesù.

Buona domenica di Ascensione.

 

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