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TESTO La luce brilla nelle tenebre

Monaci Benedettini Silvestrini  

Epifania del Signore (06/01/2006)

Vangelo: Mt 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:

da te infatti uscirà un capo

che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

In mille direzioni noi del 2000 proiettiamo i nostri sogni di successo e di grandezza; non mancano gli eroi dei cartelloni, dello sport, del cinema, della canzone, i grandi di un anno o di un secolo, ma alla fine ci convinciamo che in nessuno di loro possiamo riporre le nostre speranze perché la loro grandezza, più meno tale, non ci appartiene ed ognuno di noi deve essere il costruttore e l'artefice della propria vita. Anche Gesù può essere strumentalizzato per accarezzare in noi il bisogno istintivo di riuscita su coloro con i quali ci scontriamo. Ma Gesù è tutt'altro: Egli è la luce del mondo, la sua luce è di origine divina e si proietta sulle nostre povere vicende umane per illuminare di grandezza autentica ciò che quasi sempre viene respinto dal mondo; Egli ci proietta verso i valori eterni, dando un significato in un ottica soprannaturale a tutte le povertà umane, scoprendone ed esaltandone i valori alla luce della fede. Ecco che cosa significa per molti di noi la luce che splende nelle tenebre; le tenebre sono le nostre povertà e perfino il nostro male interiore, il peccato, la luce di Cristo interviene a dare senso e valore a ciò che non rientra negli elenchi dei valori del mondo e come ci occorre quella luce! L'epifania allora non è solo la festa del Cristo che si rivela ai Magi, ma è soprattutto la gioia dei piccoli e dei poveri del mondo che vengono accolti e rivalutati dal Cristo, povero, umile, perseguitato, condannato... L'adorazione dei magi diventi l'espressione viva e sincera della nostra gratitudine perenne al Signore. Abbiamo bisogno del dono dello Spirito Santo perché in noi sempre brilli la Luce e non abbiamo a cadere nelle tenebre.

 

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