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TESTO Gesù è la via, la verità e la vita

padre Antonio Rungi

V Domenica di Pasqua (Anno A) (07/05/2023)

Vangelo: Gv 14,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. 2Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? 3Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. 4E del luogo dove io vado, conoscete la via».

5Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». 6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».

8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.

12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

La quinta domenica del tempo di Pasqua ci immerge nel tema di Gesù Cristo Via, Verità e Vita. A richiamare la nostra attenzione su questo tema è il brano del Vangelo secondo Giovanni (Gv 14,1-12), il cui Gesù si auto presenta con la sua vera identità e con la sua unicità e specificità di Figlio di Dio, con l'affermare di se stesso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». E' evidente la sua precisa collocazione nel mistero della redenzione al cui centro c'è il risorto e colui che ascenderà al cielo ed invierà alla chiesa lo Spirito Santo Il brano del vangelo è introdotto con queste precise parole: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: "Vado a prepararvi un posto"? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».

Gesù rassicura i suoi discepoli sul loro destino futuro. Infatti dice non abbiate paura, io vi garantisco ciò che è necessario per la vostra vita: un posto presso il Padre mio, un posto in cielo. Anticipa anche la sua imminente ascensione alla destra del Padre e intanto prepara il mondo alla sua seconda e definitiva venuta sulla terra.

Per aderire a questo progetto di salvezza è necessario percorrere la strada di Cristo. E infatti, prima forte affermazione di Gesù sulla sua stessa persona è dire che Egli è la via. Via di che cosa e per condurre dove. La risposta è implicita a quanto Gesù ha dimostrato nella sua morte e risurrezione. Egli è il Risorto e nella sua nella sua nuova condizione di vincitore della morte e del peccato può indicare la giusta strada per coloro che vogliono fare un cammino di perfezione e santificazione. Per Gesù sembra tutto chiaro e preciso, ma per gli apostoli non è affatto così. Tanto è vero che Tommaso, anche in questa circostanza, prende la parola e si rivolge a Gesù in questo modo: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gesù ribadisce Egli è la via, la verità e la vita ed aggiunge che si tratta di un percorso esclusivo, in quanto nessuno giunge al Padre se non per mezzo suo.

E questo è un dato di fatto espresso con il dire che se hanno conosciuto lui, conosceranno anche il Padre suo, ma questa conoscenza è in atto, già si è attuata attraverso di Lui.

Gesù quindi rivela questo stretto rapporto con il Padre e completa la sua lezione di teologia della rivelazione il mistero del Dio Uno e Trino.

Dopo Tommaso è poi la volta di Filippo che si rivolge a Gesù con questa esplicita richiesta: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Il desiderio di vedere il Padre è importante per Filippo che ha un'esigenza di legare Gesù al Padre vero.

Gesù perciò risponde in questo modo: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? E qui entriamo nel merito nella risposta definitiva data da Gesù su questo quesito: “Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: "Mostraci il Padre"? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Gesù quindi risponde in modo completo alla domanda posta da Filippo e ed aggiunge bisogna aver fede in lui e tale fede deve fondarsi non solo sulle sue parole, ma soprattutto sulle sue opere. La fede fa compiere opere più grandi di quelle compiute da Cristo, facendo chiaro riferimento ai miracoli e non certamente alla redenzione porta a compimento da Gesù nella sua morte e risurrezione. Ma il tutto si completerà con l'ascensione al cielo di Gesù.

 

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