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TESTO Corri, corri ma senza affanno

don Michele Cerutti

Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno A) (09/04/2023)

Vangelo: Gv 20,1-9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

I personaggi del Vangelo erano pescatori di Galilea, gente concreta.. Dopo quel che era successo sul Calvario, se ne erano tornati a casa, ben chiusi dentro «per timore dei giudei». Lui era morto davvero, e perciò per loro, era finito tutto. Sicuramente quella domenica mattina, davanti al sepolcro vuoto, qualcosa, in quella dolorosa ma realistica rassegnazione, andava incrinandosi.
Il quadro del pittore svizzero Burnand rappresenta nella sua opera l'ansia, l'incredulità e la speranza di Giovanni e Pietro alla notizia, portata da Maria di Magdala, che Cristo è risorto. I due uomini stanno correndo nella luce verso un'alba dorata, mentre lo sfondo evidenzia colline e terre coltivate. La loro corsa è in direzione contraria al normale andamento del sole: da destra verso sinistra. Tutto ciò fa pensare ad un ritorno, ad un ripensamento creato da qualcosa o da Qualcuno che hanno incontrato. E' come se tornassero indietro per iniziare tutto da capo, dal principio. Giovanni, nel raccontare la scoperta della tomba vuota il mattino della resurrezione, ci presenta tutti i personaggi di corsa:
- Maria di Magdala che corre dai discepoli dopo aver trovato la pietra del sepolcro di Gesù rotolata via;
- Pietro e Giovanni che corrono al sepolcro per vedere,
- Giovanni che corre più velocemente fino a distaccare Pietro.
I sentimenti che abitano queste corse sono carichi di ansia, di incredulità e di speranza.
Qualcosa di nuovo e di inaspettato sta accadendo e quindi non riescono starsene a casa a far finta di nulla. Giovanni è il più giovane dei due; ha un viso pulito, giovanile, senza barba, le labbra semichiuse, le mani giunte e le sue labbra sembrano trattenere delle parole: Giovanni vuole esprimersi attraverso il silenzio della fedeltà e dell'amicizia affettuosa. Pietro è leggermente più indietro di Giovanni: la fronte è corrugata, le sopracciglia inarcate, barba irsuta segno di età matura, i capelli scarmigliati dal vento. Egli si interroga, ma i suoi occhi non guardano in un punto preciso; in lui è rimasto un vuoto da colmare. Aveva per Gesù un attaccamento appassionato, irruento e intenso: ora sta vivendo in sé il dramma dell'umiliazione del rinnegamento, l'amarezza del peccato e il senso della propria meschinità. Il suo volto rivela inquietudine, angoscia, incredulità, sorpresa inaspettata. Pietro con la mano destra tiene il mantello e con l'indice sinistro indica la terra, i passi che sta compiendo di corsa. Ma verso dove? I discepoli sono illuminati dal sole che sta sorgendo. Ma questa è l'alba di un giorno diverso. Un giorno nuovo che si contrappone a quello sconvolgente della morte sul Calvario: l'incontro con Gesù vivo. L'annuncio pasquale della Risurrezione è affidato a questi volti illuminati di gioioso stupore, a questi visi di discepoli che corrono nel mattino di Pasqua.
Pietro è colpito, quasi turbato da ciò che vede, ma rimane in una condizione di perplessità. In Giovanni, lo stupore è ancora più grande, perché in lui c'è una prima, embrionale intuizione del mistero della resurrezione.
In questa icona che il Vangelo e negli altri annunci della risurrezione possiamo dire che è evidente che l'iniziativa è tutta di Dio, come è evidente che i discepoli non hanno fatto nulla, non sono stati loro a tornare a Gesù. È stato Gesù che è tornato loro. Altrimenti sarebbero tornati ai loro lavori di prima, altrimenti Maria Maddalena sarebbe tornata con più disperazione nel cuore all'antico lavoro di prima. Non sono i discepoli che tornano, è Gesù che torna, è Gesù che prende l'iniziativa. Nella sua risurrezione è così evidente che i discepoli non fanno nulla, non fanno nulla i discepoli, è Lui che viene incontro, è Lui che torna vivo, è Lui che si fa vedere e toccare.
Concludiamo mettendo insieme queste riflessioni e cerchiamo di leggere in filigrana la nostra vita.
Correre verso il sepolcro vuoto come Pietro e Giovanni e ben rappresentato dal quadro vuol dire porsi controcorrente anche quando il vento va in direzione contraria.
Il mondo cerca di smontare gli eventi della Pasqua già dagli inizi fino a oggi.
Avere lo sguardo fisso verso le realtà del cielo ci aiuterebbe a staccare lo sguardo da ciò che di brutto possiamo constatare a terra.
Vana sarebbe la nostra fede, il nostro celebrare, il nostro pregare se non credessimo nella risurrezione, saremmo da commiserare.
Non abbiamo paura facciamoci incontrare da Gesù è Lui che ci cerca per prima e noi come i discepoli dobbiamo farci solo incontrare.
Annunciamo al mondo che Cristo è Risorto! Buona Pasqua!

 

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