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TESTO Commento su Luca 4,14-22

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

10 Gennaio (10/01/2002)

Vangelo: Lc 4,14-22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Noi amiamo Dio, perché Egli ci ha amati per primo. Se uno dicesse: "Io amo Dio", e odiasse suo fratello, è un mentitore. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. Questo è il comandamento che abbiamo da Lui: chi ama Dio ami anche il suo fratello.

Come vivere questa Parola?

Tipico di uno stile letterario orientale e in specie dell'evangelista Giovanni, è questo tornare in modo concentrico su temi che però vengono sempre più approfonditi. Qui il centro è l'amore (già l'autore sacro aveva detto che Dio è Amore!), e vengono evidenziate le relazioni d'amore. Anzitutto quello di Dio che, "per primo" (dunque senza nessun merito nostro) ha preso l'iniziativa di amarci, fino a donarci il Suo Figlio Unigenito. La seconda relazione è la nostra risposta d'amore nei confronti di Dio: importantissima e tale da esprimere quella sete d'infinito che ci abita per il fatto d'essere uomini e non cani o cavalli o altro. La terza relazione è il nostro amore per i fratelli, così importante che S.Paolo dirà: "Chi ama il prossimo ha adempiuto la legge". E lo stesso Giovanni affermerà: "Sappiamo d'essere passati da morte a vita perché amiamo i fratelli". Dire di amare Dio e chiudersi ai fratelli è menzogna esistenziale. Ecco perché la nostra fede è sostanzialmente fede nell'amore e Giovanni arriva a dire: "Questa è la vittoria che vince il mondo: la nostra fede".

Oggi, nella mia oasi contemplativa, mi lascio interpellare da due domande forti e imprescindibili alla mia identità di credente:

1°) Credo io con tutta la mente e il cuore all'amore che Dio, senza alcun mio merito, ha per me, da sempre e per sempre? E dunque mi fido di Lui, di quello che Lui vuole per me?

2°) Le persone che conosco (e qui le passo in rassegna) sono oggetto per me di benevolenza, di perdono, di aiuto, o qualcuna è esclusa dal mio amore?

La voce di un pensatore francese
Beato chi si riconosce mendicante d'Assoluto.
Beato chi conosce il suo riposo nell'Amore di Dio.
Beato chi guarda l'altro con gli occhi stessi di Dio.
Jacques Gauthier

 

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