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TESTO Alla ricerca del Bambino perduto e smarrito nella nostra vita

padre Antonio Rungi

Epifania del Signore (06/01/2023)

Vangelo: Mt 2,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme 2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». 3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. 5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

6E tu, Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:

da te infatti uscirà un capo

che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella 8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. 11Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Celebriamo oggi la solennità dell'Epifania del Signore. Si tratta di una celebrazione con data fissa il 6 gennaio di ogni anno ed è una delle tre Teofanie, che celebra la rivelazione di Dio incarnato come Gesù Cristo. Il termine "epifania" deriva dal greco antico, da verbo epifàino "mi rendo manifesto", dal sostantivo femminile epifàneia traducibile con "manifestazione", "apparizione", "venuta", "presenza divina". Chiaro riferimento al mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio quale salvatore e redentore dell'intera umanità.
Secondo quando apprendiamo dalla tradizione cristiana la festa commemora principalmente la visita dei Magi a Bambin Gesù, e quindi la manifestazione fisica di Gesù Cristo ai Gentili. E' la festa della chiamata di tutti i popoli alla salvezza. Al punto tale che si dice Pasqua-Epifania e in questo giorno c'è la lettura dell'annuncio della Pasqua con tutte le ricorrenze liturgiche di quest'anno: Pasqua (9 aprile 2023).
E' il Vangelo di Matteo a narrare l'episodio della visita dei Magi a Gesù Bambino i quali da Oriente giungono a Gerusalemme e chiedono “Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo”. L'Epifania è detta anche la festa dei Magi e sui Magi si è scritto tanto e si è detto tanto. Forse non erano tre e non erano Re ma sapienti che, come ha disse qualche anno Papa Benedetto XVI, di cui ieri, 5 gennaio 2023, abbiamo celebrato le esequie, «scrutavano il cielo» per trovare Dio. I loro nomi frutto di rielaborazione sono: Gaspare, Melchiorre Baldassare. Erano tre perché secondo alcuni il tre nei testi sacri indica la Santissima Trinità. A Gesù offrirono doni: quella della mirra allude alla Passione di Cristo, quello dell'oro alla sua regalità e quello dell'incenso alla divinità di Cristo. La Chiesa li ha sempre considerati come simbolo dell'uomo che si mette alla ricerca di Dio e l'Epifania è la festa della ricerca e dell'incontro con Cristo mediante il dono della fede, quella stella cometa che è simbolo della luce della fede che guidò i Magi ad incontrare Gesù e che guida ogni uomo cercatore di verità. Disse papa Benedetto XVI nell'omelia della solennità dell'Epifania del 2013, «Essi erano probabilmente dei sapienti che scrutavano il cielo, ma non per cercare di “leggere” negli astri il futuro, eventualmente per ricavarne un guadagno; erano piuttosto uomini “in ricerca” di qualcosa di più, in ricerca della vera luce, che sia in grado di indicare la strada da percorrere nella vita. Erano persone certe che nella creazione esiste quella che potremmo definire la “firma” di Dio, una firma che l'uomo può e deve tentare di scoprire e decifrare».
Gli fa eco il suo successore, Papa Francesco, che nell'omelia dell'Epifania dello scorso anno 2022, disse che “i magi viaggiano verso Betlemme. Il loro pellegrinaggio parla anche a noi, chiamati a camminare verso Gesù, perché è Lui la stella polare che illumina i cieli della vita e orienta i passi verso la gioia vera. Ma da dove è partito il pellegrinaggio dei magi incontro a Gesù? Che cosa ha mosso questi uomini d'Oriente a mettersi in viaggio? Nasce dal desiderio. Ecco il loro segreto interiore: saper desiderare. E allora come per i magi, così per noi: il viaggio della vita e il cammino della fede hanno bisogno di desiderio, di slancio interiore. A volte noi viviamo uno spirito di “parcheggio”, viviamo parcheggiati, senza questo slancio del desiderio che ci porta più avanti.
Sia questa Epifania 2023, dopo un anno difficile per tutti, con una guerra ancora in atto, con tante sofferenze, non ultima la morte di Papa Benedetto XVI una valida occasione per riscoprire il desiderio di Dio, del bene, della pace, della giustizia e della verità. Solo chi incontra Cristo come i sapienti dell'Orienta cambia opinione e si mette in cammino per portare la luce della fede agli altri, sostenuti da una conoscenza scientifica che ha il suo peso e valore anche per coloro che come noi pongono tutto nelle mani del Signore.

 

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