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TESTO Lo scandalo del Natale: per condurci alla vera fede

don Michele Cerutti

Natale del Signore - messa nella notte (25/12/2022)

Vangelo: Gv 1,9-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 1,9-14

9Veniva nel mondo la luce vera,

quella che illumina ogni uomo.

10Era nel mondo

e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

11Venne fra i suoi,

e i suoi non lo hanno accolto.

12A quanti però lo hanno accolto

ha dato potere di diventare figli di Dio:

a quelli che credono nel suo nome,

13i quali, non da sangue

né da volere di carne

né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

14E il Verbo si fece carne

e venne ad abitare in mezzo a noi;

e noi abbiamo contemplato la sua gloria,

gloria come del Figlio unigenito

che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

Pochi versetti e Paolo ci conduce al centro e al cuore di quello che stiamo vivendo questa notte.
Dio irrompe nella scena del mondo sotto due condizioni:
-nascere da una donna
-nascere sotto la legge.
Gesù nasce da un lato in condizioni di fragilità, nascendo da donna, e di schiavitù dall'altro perché nasce sotto la legge.
L'apostolo afferma che il tutto è finalizzato dicendoci “per riscattare coloro che vivono sotto la legge”, ma anche in vista del dono della figliolanza divina reso possibile dallo Spirito donandoci l'adozione a figli e Dio imprime una svolta alla storia, riempiendola con la sua presenza e la sua opera.
Il resto cari fratelli conta ben poco. Brevi versetti finalizzati a sgomberare il campo da una festa che il mondo ci offre condendola di mielosa melassa o indirizzandocela verso logiche consumiste (Babbo Natale compreso).
Senza l'incarnazione del Verbo viene a mancare il fondamento della nostra fede.
Se lo si dimentica, sarà sempre forte il tentativo per i discepoli di Cristo di fare cose buone senza lo scandalo del Verbo incarnato.
In questo svuotarsi rendendosi simile a noi Dio stesso in Gesù ci offre un modello e non un semplice quadretto da baci Perugina.
Lo scandalo del Natale ci porta a donarci ai fratelli, sul modello di Cristo che si dona a noi.
Dio è vicino a noi e ci ama. Non è uno slogan che esprimiamo in ogni Natale, ma è la verità centrale della nostra fede. Dio si fa piccolo per buttare giù il muro dell'Alterità e abitare il nostro cuore.
Siamo chiamati a prendere distanza dall'idea New Age per cui Dio è luce, è energia, è universo.
Gesù non è solo luce ed energia perché ama e perdona.
Lui entra nella condizione umana per dimostrarci con la nostra lingua, con i nostri gesti, con le nostre emozioni la sua stessa vita: quella di un Dio; capace di ricomporre fratture, risanare ferite, ricostruire rapporti.
Dopo anni difficili a cui fanno seguito mesi cattivi segnati da una guerra non lontana da noi e che ha influenze anche nel nostro mondo il Natale 2022 viene a noi, ne sono certo, con grazie speciali che ci vengono consegnate solo se sappiamo domandarle e con insistenza.
Quale insistenza dobbiamo avere? Promettendo maggiore fervore e cercando di vivere quanto promettiamo.
Cari fratelli e care sorelle, la tiepidezza della fede non è gradita a Dio.
Guardando al Natale e a questo bambino dovremmo fissare nel cuore le parole dell'Apocalisse: ho una cosa da rimproverarti di aver abbondonato il tuo primo amore.
Questo bambino ci riconduce proprio a questo impegno portarci a quell'innamoramento iniziale che ha attraversato tutti quando abbiamo iniziato il nostro cammino di fede.
Il Natale, sfrondato ripeto da ogni devozionalismo sdolcinato, ci deve stimolare a una riscoperta vera della fede diversamente un'altra bella occasione nella nostra vita di relazione con Dio rischia di sfuggire.
La luce che venne nel mondo non è stata accolta 2000 anni fa verrà spenta anche oggi nel cuore di molti portando solo molta desolazione se non saremo in grado di custodirla in maniera decisa.
Nel quadro del Natale illuminati dalla luce di questo bimbo abbiamo Maria Santissima, che in questo tempo di Avvento abbiamo contemplato come tabernacolo del Verbo incarnato, e San Giuseppe, che rimane sempre sullo sfondo della scena come silenzioso testimone degli eventi della salvezza. Chiediamo a loro di trasmetterci nei nostri cuori i sentimenti che essi nutrivano mentre attendevano la nascita di Gesù per vivere in maniera santa il Natale, nella gioia della fede e animati da un impegno di sincera conversione.

 

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