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TESTO Con Giovanni Battista incontro al Cristo

padre Antonio Rungi

II Domenica di Avvento (Anno A) (04/12/2022)

Vangelo: Mt 3,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea 2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».

3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.

5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui 6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.

7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? 8Fate dunque un frutto degno della conversione, 9e non crediate di poter dire dentro di voi: “Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad Abramo. 10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. 11Io vi battezzo nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

Con la seconda domenica di Avvento che celebriamo oggi, si entra nel vivo del nostro cammino di avvicinamento verso il Natale 2022. A sostenerci in questo itinerario spirituale è san Giovanni Battista, il precursore di Gesù, che ci invita e ci richiama alla conversione. Tutto il brano del vangelo di Matteo è incentrato sul primo fondamentale annuncio della venuta di Cristo tra noi: “Convertitevi perché il Regno di Dio è vicino”. Giovanni anticipa nel tempo questo sostanziale tema della conversione nell'attesa del Signore e lo fa non solo attraverso la predicazione, ma anche attraverso il battesimo di conversione che amministra nelle acque del fiume Giordano. Primo suo impegno di grande trascinatore di massa, tanto da avere numerosi discepoli e seguaci, fu quello di gridare forte nel deserto della Giudea che era una zona abitata e non certamente solitaria, dicendo con chiarezza alla gente: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Di Giovanni molti secoli prima della sua nascita e dell'incarnazione del Figlio di Dio, ne aveva parlato il profeta Isaia, il quale vede in lui una voce che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”.
Preparare la strada e raddrizzare i sentieri. Due azioni tipiche di chi vuol convertirsi davvero. Per prepararsi all'incontro con Cristo e giungere adeguatamente disponibili a tale incontro è necessario eliminare tutto quello che non va nella vita di un cristiano.
Cosa fare allora? Il modello di questa preparazione è Giovanni stesso che qui viene descritto come un uomo che portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico. In poche parole era una persona, povera, penitente, libera da ogni condizionamento e coraggioso nel dire ciò che pensava. Per questa sua coerenza di vita, tra il dire e il fare, da Gerusalemme, da tutta Giudea e da tutta la zona lungo il Giordano accorrevano a lui e si facevano battezzare in quel fiume benedetto, mentre confessavano i loro peccati. Andavano tutti ed anche molti farisei e sadducei per ricevere il battesimo, ma Giovanni appena li vide si rivolse in modo sprezzante nei loro confronti definendoli «Razza di vipere!” Aggiunge poi parole forti rimaste impresse nella memoria di chi ha scritto il Vangelo: “Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira imminente? Giovanni si rivolge a loro per dire che non è un'immersione nelle acque del Giordano che rende santi e salvi. Ci vuole ben altro e lo dice con esattezza: “Fate dunque un frutto degno della conversione”. Non vantate il fatto di essere stirpe di Abramo, ritenendovi eredi unici della salvezza, perché anche dalle pietre Dio può suscitare figli ad Abramo.
Se la conversione, il cambiamento radicale non avviene nella vita dei contemporanei di Giovanni e di Gesù e parimenti nella vita di ciascuno di noi, il vangelo ricorda che già la scure è posta alla radice degli alberi, cioè il Signore sta per effettuare il taglio di alberi che non producono. Il precursore tiene a sottolineare che ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco, viene tolto di mezzo e bruciato. Ma poi prosegue nel suo discorso, precisando la sua missione. Egli battezza nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di lui (e si riferisce a Gesù) è più forte di lui e Giovanni non è degno neppure di portargli i sandali. L'umiltà di questo grande santo, che Gesù stesso definisce il più grande nato da donna, rimanda alla missione salvifica di Cristo: Gesù battezzerà l'umanità in Spirito Santo e fuoco. “Egli tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». La venuta di Cristo serve quindi a fare pulizia se non fisicamente, di certo spiritualmente e moralmente. Basta scegliere da che parte stare e tutto si chiarisce e si perfeziona lungo il cammino. Giovanni vuole essere un tramite per preparare la venuta del Signore in mezzo ad un popolo ben disposto ad accoglierlo. Stessa cosa ci chiede di fare oggi a noi cristiani del XXI secolo dopo Cristo, in attesa del Natale 2022 e soprattutto del secondo Avvento di Cristo nella nostra vita, che coincide con il passaggio al paradiso. Lasciamoci guidare dall'esempio di San Giovanni Battista e prepariamo il nostro cuore, le nostre case, le nostre anime ad accogliere degnamente Gesù in questo suo 2022 compleanno.
Intanto ci rivolgiamo a lui con questa preghiera natalizia: Redentore del mondo prostrati davanti alla tua umile capanna Ti preghiamo in occasione dell'annuale ricordo della tua venuta in mezzo a noi di donare a quanti in Italia e nel mondo hanno perso la loro abitazione una casa sicura, in zone al riparo di ogni evento naturale.
Donaci Gesù Bambino una famiglia unita, stabile e duratura come l'hai avuta Tu.
Concedi Signore al mondo intero il dono natalizio della pace che sei venuto a portare sulla Terra scegliendo di farTi nostro fratello.
Non dimenticare o Gesù le sofferenze di quanti vivono nella solitudine, nella sofferenza o sono privati di ogni affetto nei vari luoghi del mondo.
Il tuo sorriso di Bambino divino rechi gioia e letizia a quanti sono tristi.
Signore Gesù facci assaporare la tua stessa felicità quando Ti sei incarnato, per opera dello Spirito Santo nel grembo di Maria Tua e nostra Madre dolcissima.
Proteggi tutte le mamme e le donne del mondo da ogni violenza e abuso.
Guarda con benevolenza tutti i papà e gli uomini della Terra che, con coraggio, come Giuseppe di Nazareth, soprattutto oggi difendono la vita contro le mani assassine degli Erodi dei nostri giorni.
Gesù donaci la gioia di vivere in questo terribile fine anno 2022 un Natale diverso senza affanni, preoccupazioni e dolori fusici ed interiori. Amen.

 

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