PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO A.V.V.E.N.T.O.

don Michele Cerutti

don Michele Cerutti è uno dei tuoi autori preferiti di commenti al Vangelo?
Entrando in Qumran nella nuova modalità di accesso, potrai ritrovare più velocemente i suoi commenti e quelli degli altri tuoi autori preferiti!

I Domenica di Avvento (Anno A) (27/11/2022)

Vangelo: Mt 24,37-44 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.

Nella dimensione della fede anche noi cristiani rischiamo di vivere come se fossimo stranieri incapaci di comprendere la profondità delle parole che usiamo anche a volte quelle più comuni. L'espressione Avvento è la prima che incontriamo nell'anno liturgico e lo abbiamo inflazionata. Vanno di moda i calendari di questo tempo perché ci rimandano alla magia del Natale ormai prossimo, ma mentre li poniamo su un muro di casa per completare l'arredamento poco ci interpellano su come dobbiamo prepararci al vero incontro con il Dio che viene.
Come a volte quando sentiamo parole straniere a noi incomprensibili chiediamo di fare lo spelling del vocabolo e così facciamo anche con la parola Avvento, che, come detto, abbiamo sentito più volte, ma con il tempo abbiamo rischiato di svuotarne di significato.
Quello che segue è una vera e propria sillabazione di questa espressione per aiutarci a vivere in pienezza il Kronos con il Kairos, in questo inizio di anno liturgico.
Procediamo:
A come annuncio. Si parte da un annuncio quello dei profeti che ci accompagnano in questo periodo e ci invitano a preparare l'arrivo del Messia, l'atteso di tutta la Scrittura.
Annuncio del Battista nel deserto con il suo invito alla conversione per appianare gli ostacoli che l'uomo pone al Signore perché questi possa entrare nella storia di ciascuno.
Annuncio dell'angelo Gabriele a Maria costituisce un perno fondamentale di questo tempo perché solo con l'assenso della Vergine la strada di Dio per incarnarsi si è resa più facile.
Annuncio che dobbiamo compiere nella nostra vita per diffondere la gioia di un Dio che vuole farsi carne e abitare in mezzo a noi. Come compiere questa missione? Con la testimonianza della nostra vita, non con tante parole.
V come vigilare Parola chiave di questa prima domenica. Vigilare perché la nostra vita sia sempre in comunione con Lui e tra di noi. Vigilare avendo quindi uno sguardo tra cielo e terra perché l'arrivo del Signore non ci sorprenda come un ladro.
Essere quindi desti, svegli non assopiti, ma operosi nella carità.
V come verificare. Sì perché il rischio è di fissarci degli obiettivi per un cammino, ma poi nel corso di queste poche settimane di Avvento possiamo perderci e non verificarci. Vogliamo intensificare la preghiera, ma occupiamo il giorno di tante cose e ci lamentiamo che le giornate durano 24 ore, ma se aggiungiamo altre ore le riusciremmo a riempire di altre cose che ci portano lontano.
Vorremmo dedicare più tempo agli altri, ma anche in questo caso non riusciamo a organizzare.
Prendere dei momenti di verifica per riorganizzare per mettere ordine nelle priorità per vivere bene l'annuncio e la vigilanza.
E come evento. Posto al centro della parola Avvento. Il cuore e il perno di questo cammino è l'evento del Natale. La meta del tempo forte è questo.
I calendari che ci vengono proposti se non mettono al centro questo obiettivo ci allontanano.
Annunciamo, vigiliamo, verifichiamo solo per giungere ad un punto preciso contemplare un Dio che si fa bambino, perché vuole porre la sua tenda tra noi.
N come Natale. Dio che viene in mezzo a noi e nient'altro. Il consumismo ci propone altro dal Babbo Natale alle decorazioni per la tavola tipici di questo tempo, mentre il presepe non entra più nelle case e sfuma la bellezza di una nascita che rende Dio simile a noi.
T come tempo. E' un periodo quello che si presenta davanti per prepararci. Le prime comunità cristiane si accorgono che per prepararsi al Natale è richiesto un tempo di preparazione. Quindi possiamo prenderci i nostri spazi nell'arco di una giornata per accostarci alla Parola, al Sacramento della Riconciliazione e alla contemplazione dell'Eucaristia o per la recita del Rosario.
O come ordinarietà Noi pensiamo cosa dobbiamo fare? Come se l'esperienza di fede fosse legata solo al fare e non invece a modellare il nostro essere. Tempo forte per fare bene il nostro ordinario di tutti i giorni. Fare del nostro ordinario lo straordinario come ci direbbero santi come Madre Teresa di Calcutta.
Ogni tempo forte ci viene donato per vivere poi nei tempi normali con quell'entusiasmo che solo la fede dona e cresce in noi se utilizziamo quello che Dio ci offre come grazia e non lo facciamo scivolare.

 

Ricerca avanzata  (54002 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: