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TESTO Commento su Mt 11,25-26

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

S. Francesco d'Assisi, patrono d'Italia (04/10/2022)

Vangelo: Mt 11,25-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 11,25-30

25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. 26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza».
Mt 11,25-26

Come vivere questa Parola?
Il Vangelo di oggi, nella festa di S. Francesco, Gesù esulta. Secondo alcuni esegeti, il movimento interiore del Maestro è come una danza e richiama il Magnificat di Maria. Gesù esulta perché ha riconosciuto lo stile del Padre, la sua scelta per i piccoli e i poveri del Regno. Questa lode di Gesù è opposta al lamento verso quanti hanno rifiutato o non riconosciuto la sua divinità e messianicità. “Inoltre ci fa entrare nel suo cuore: Gesù prova gioia. Di cosa gioisce Gesù? Della benevolenza del Padre che non resta lontano e immobile nel suo regno, ma si fa conoscere e incontrare dai figli. Dove incontriamo Gesù? Matteo ricorda che lo incontriamo, nella frazione del pane, nel bere al suo calice e nei fratelli da amare, specialmente i miseri. Quando la comunione all'unico pane e l'amore reciproco sono il fondamento, il Signore è in mezzo a noi e possiamo lodarlo con tutto il cuore”. Il Padre che Gesù ci mostra è un Dio vicino, ricco di misericordia e tenerezza. E' il Signore del Creato che si cura anche del piccolo filo d'erba, degli uccelli del cielo e dei fiori del campo. E' il Dio predicato da Francesco d' Assisi, che lo loda con il cantico potente e umile di tutte le creature.

Oggi, insieme con S. Francesco, chiediamo al Signore uno sguardo semplice e umile sulla realtà dei nostri giorni e la capacità di scorgere fratelli e sorelle in tutto ciò che ci circonda.

La voce di Francesco d'Assisi
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,

Sr Graziella Curti FMA - vicaria.bonvesin@gmail.com

 

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