PERFEZIONA LA RICERCA

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Sforzatevi di entrare per la porta stretta dell'amore

don Michele Cerutti

XI domenica dopo Pentecoste (Anno C) (21/08/2022)

Vangelo: Lc 16,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 16,19-31

19C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. 20Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, 21bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. 22Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. 23Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. 24Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. 25Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. 26Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. 27E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, 28perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. 29Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. 30E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. 31Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

Sforzatevi di entrare per la porta stretta sarà sicuramente l'espressione che accompagnerà in questi giorni le comunità cattoliche del Nicaragua dove la polizia presidia i luoghi di culto per impedire che i fedeli possano entrare nelle Chiese e i sacerdoti delle parrocchie decidono di celebrare nell'atrio e di dare la Comunione da dietro i cancelli.
Sforzatevi di entrare per la porta stretta si ripeterà il Vescovo di Matagalpa assediato in episcopio dai gendarmi che gli impediscono di uscire.
Sforzatevi di entrare per la porta stretta e il pensiero corre a chi in queste settimane calde vive in ospedale. Penso a Chiara 9 anni uscita dal tunnel del cancro al cervello, ma ora priva di difese immunitarie entra ed esce da strutture ospedaliere per una febbre che la perseguita.
Sforzatevi di entrare per la porta stretta è l'invito che Gesù mi fa dopo aver toccato con mano le tante sofferenze. Noi siamo suo gregge e dobbiamo entrare in quella porta stretta da cui il pastore conta le sue pecore.
Lo sforzo maggiore lo fa Gesù mentre il nostro impegno, come afferma Papa Francesco, non è pelagianesimo, eresia dei primi secoli che sosteneva che la salvezza dipendesse solamente dall'uomo.
Quali sforzi ci sono richiesti? Piccole cose che, tuttavia, richiedono un coinvolgimento totale. Prima di tutto riconoscersi bisognosi di misericordia quindi vivere sapendo di non essere giusti e di non porsi come giudice dei fratelli.
Importante, inoltre, riconoscere a Dio la gratitudine per i doni ricevuti. Questi ci vengono consegnati per un amore particolare.
Una volta pentiti e grati siamo in grado di rispondere con piccoli gesti al bene che prova per noi Dio stesso.
Fare bene il nostro ordinario con lo sguardo rivolto verso i fratelli.
Ci rincuora sapere che per questa porta sono passati una moltitudine di uomini e donne, i campioni della fede.
Mi colpisce vedere i nostri fratelli e le nostre sorelle disabili che, con la loro vita piena di difficoltà, sembrano indicarci la loro agilità nel saperla attraversare questa porta. Come? Essi ci indicano la loro totale fiducia in Dio con il loro attaccamento alla vita.
La porta è stretta per noi perché non riconoscendoci bisognosi di misericordia, vivendo a volte come se fosse tutto dovuto e quindi incapaci di riconoscere i bisogni dei fratelli viviamo privi di quella agilità necessaria per attraversare questa porta.
Il Vangelo non vuole mettere paura sappiamo tutti che più volte nella Scrittura ci viene ripetuto di non temere.
Certamente però quello che ci viene richiesto è anche di allenare lo sguardo sulle realtà ultime perché quello sarà l'esame della nostra vita e la materia su cui saremo interrogati sarà la carità. Gesù si rivolge in questo discorso a sommi sacerdoti e farisei che pensano di essere a posto vivendo la loro fede fatta di pratiche e di giustizia.
Sforzatevi di entrare per la porta stretta del vero amore ci chiede con forza il Vangelo.

 

Ricerca avanzata  (54006 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: