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TESTO Avvento: tre personaggi per Uno

padre Romeo Ballan  

II Domenica di Avvento (Anno B) (04/12/2005)

Vangelo: Mc 1,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,1-8

1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.

2Come sta scritto nel profeta Isaia:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:

egli preparerà la tua via.

3Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri,

4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Riflessioni

Sono tre i personaggi principali che, nel tempo di Avvento, ci preparano all'incontro con Cristo: il profeta Isaia, Giovanni Battista e Maria. Ciascuno dei tre ha un rapporto missionario tutto particolare con il Salvatore che viene: Isaia lo preannuncia, Giovanni lo addita già presente, Maria lo offre. Vi sono anche altri personaggi che ebbero uno speciale rapporto con Gesù: San Giuseppe, Zaccaria, Elisabetta, Simeone, Anna... In Israele, tra i cosiddetti "poveri di Yahweh", l'attesa di un Messia era grande, anche se per molti era confusa e mescolata a speranze umane.

Anche oggi la speranza è un valore in crisi di contenuti, perché molti non sanno bene ciò di cui hanno maggior bisogno per la crescita integrale della loro vita. In un'opera teatrale emblematica del nostro tempo, lo scrittore irlandese Samuel Beckett, Premio Nobel di letteratura (1969), denuncia l'assurdità della condizione umana: tutta l'opera "Aspettando Godot" è costruita sulla lunga attesa di un personaggio importante, ma sconosciuto, dal profilo e contorni nebulosi. Quando ormai si dice che quel personaggio è in arrivo, l'ultima battuta degli attori è un poco convinto "Andiamo!", ma l'indicazione scenografica annota: "Nessuno si muove". Non è avvenuto nulla. La lunga attesa è stata vuota. Soltanto un'illusione!

Non così la speranza cristiana, che è un dinamismo di apertura e di incontro verso una Persona, che è il Salvatore di tutti, con un nome e un volto ben definiti: si chiama Gesù Cristo. Egli è il centro dell'annuncio missionario della Chiesa. Di Lui intende parlare l'evangelista Marco fin dall'«Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio» (Mc 1,1).

Il profeta Isaia, o secondo-Isaia, vuole aprire gli occhi e il cuore del popolo alla speranza in un futuro di libertà e di ritorno in patria, perché "è finita la schiavitù" di Babilonia (I lettura). La consolazione che il profeta annuncia con insistenza (v. 1) non è fatta solo di parole, ma indicazioni per preparare nel deserto (v. 3) una nuova strada al Signore. Anzi, Dio stesso si fa pastore che raduna il gregge e lo conduce con amore (v. 11). È un messaggio di "liete notizie" da gridare ad alta voce (v. 9). Giovanni Battista (Vangelo) rende ancor più concreto il messaggio di Isaia: lui stesso prepara la strada del Signore (v. 3), "predicando un battesimo di conversione" (v. 4), annunciando la presenza di Uno più forte di lui (v. 7), che battezzerà con lo Spirito Santo (v. 8). Con l'annuncio missionario e la preparazione della nuova strada del Signore "nel deserto", cambia veramente il panorama spirituale del credente. In tal modo, iniziano davvero i "nuovi cieli e una terra nuova" (II lettura). Una realtà che, esemplarmente, è già presente in Maria, tutta pura, "senza macchia" (v. 14): è l'Immacolata (8 dicembre).

Anche S. Francesco Saverio (festa il 3 dicembre), missionario in India quasi cinque secoli fa, sentiva l'urgenza di annunciare il Salvatore Gesù, e scriveva: "Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li faccia cristiani. Molto spesso mi viene in mente di percorrere le università d'Europa, specialmente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità con queste parole: 'Ahimè, quale gran numero di anime, per colpa vostra, viene escluso dal cielo e cacciato all'inferno!' Oh! se costoro, come si occupano di lettere, così si dessero pensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Dio della scienza e dei talenti ricevuti!"

Si può forse avere qualche riserva sul linguaggio teologico dell'epoca del Saverio, ma nessuno può dubitare dell'urgenza di suscitare, anche oggi, nuove vocazioni di missionari e missionarie per annunciare a tutti i popoli che Gesù Cristo è il Signore e il Salvatore.

* Anche in questo Avvento e Natale il Signore viene a noi; non mancherà all'appuntamento. Ma Egli vuole arrivare ad altri anche tramite noi.

Parola del Papa

* "Il Regno di Cristo è dono offerto agli uomini di ogni tempo, perché chiunque crede nel Verbo incarnato «non muoia, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16)... È questa la missione della Chiesa ieri, oggi e sempre: annunciare e testimoniare Cristo, perché l'uomo, ogni uomo possa realizzare pienamente la sua vocazione".
Benedetto XVI
Angelus nella festa di Cristo Re, 20.XI.2005

Sui passi dei Missionari

- 4/12: B. Adolfo Kolping (1813-1865), sacerdote tedesco, "padre dei lavoratori artigiani", promosse la formazione e associazioni di giovani lavoratori.

- 6/12: S. Nicola (ca. 250-326), vescovo di Mira, patrono di Bari, santo popolare per i regali natalizi; patrono dei bambini, ragazzi, farmacisti, mercanti, naviganti, pescatori, profumieri.

- 6/12: B. Pietro Pascual (ca. 1225-1300), mercedario spagnolo, vescovo di Jaén, evangelizzatore in Spagna e Portogallo, fu martirizzato dai musulmani a Granada.

- 7/12: S. Ambrogio (339-397), vescovo di Milano, dottore, difensore e organizzatore della Chiesa, maestro di S. Agostino.

- 8/12: Solennità del Concepimento Immacolato della B. V. Maria, Madre di Cristo Salvatore.

- 8/12: B. Narcisa di Gesù Martillo Moràn (1832-1869), nata e vissuta in Ecuador e morta a Lima (Perù), terziaria domenicana, dedita alla preghiera, penitenza e servizio ai bisognosi.

- 9/12: S. Juan Diego Cuauhtlatoatzin (+1548), indigena del Messico, al quale apparve la Madonna detta di Guadalupe (1531) sul colle del Tepeyac.
- 10/12: Giornata Mondiale del Diritti Umani.

 

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