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TESTO Il Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio

don Marco Pratesi  

II Domenica di Avvento (Anno B) (04/12/2005)

Vangelo: Mc 1,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 1,1-8

1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.

2Come sta scritto nel profeta Isaia:

Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:

egli preparerà la tua via.

3Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri,

4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

"Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio".

"Vangelo", cioè "buona notizia". La Buona Notizia è Gesù, la Buona Notizia è che in lui Dio Padre ci ha amato di un amore definitivo e incondizionato.

Al centro della Buona Notizia c'è il mistero pasquale della croce e della risurrezione del Signore: morendo, ha distrutto la nostra morte, risorgendo, ci ha ridonato la vita. Ecco il culmine della Buona Notizia.

Da quando al sepolcro vuoto gli angeli, primi evangelizzatori, annunziarono la Buona Notizia della risurrezione, il Vangelo continua il suo cammino nella storia.

Gli apostoli predicarono ciò di cui erano stati testimoni, quanto Gesù aveva detto e fatto, la sua morte e risurrezione, "con quella più completa intelligenza di cui essi, ammaestrati dagli eventi gloriosi di Cristo e illuminati dalla luce dello Spirito di verità, godevano".

Dopo un certo tempo essi stessi, o loro discepoli, vollero mettere per iscritto quella predicazione, "scegliendo alcune cose tra le molte tramandate a voce o già per iscritto, redigendo una sintesi delle altre o spiegandole in riferimento alla situazione delle Chiese" (Dei Verbum 19).

Il Vangelo genera la Chiesa, che è la comunità di coloro che, in ogni tempo, riconoscono nella Buona Notizia di Gesù il fondamento della loro vita.

Il Vangelo ha nella Chiesa un posto unico e un'importanza tutta speciale.

Non ci può essere sapienza migliore, più preziosa e più luminosa del Vangelo.

Ogni cristiano deve leggere il Vangelo, meditarlo, amarlo, farne il proprio nutrimento, soprattutto nei tempi forti dell'anno liturgico.

Fra le tre letture della Messa festiva, al Vangelo spetta l'attenzione maggiore, e sarebbe importante che ciascuno, durante la settimana, lo riprendesse in mano con calma per conto proprio e cercasse, anche attingendo agli spunti avuti nell'omelia, di leggere alla sua luce la propria concreta situazione: che cosa ha da dire questo brano evangelico a me, qui e ora, con questi problemi, domande, etc.? In che senso esso è per me una Buona Notizia?

Mediante il suo Vangelo Cristo si avvicina a noi; esso è la via attraverso cui Gesù viene, domenica dopo domenica, lungo tutto il corso dell'anno liturgico appena iniziato. Quest'anno saremo guidati da san Marco, il discepolo di Pietro: lasciamoci condurre dentro il mistero di Gesù, mettiamoci in ascolto della Buona Notizia, lasciamoci sempre nuovamente "evangelizzare": «Evangelizzatrice, la Chiesa comincia con l'evangelizzare se stessa. Comunità di credenti, comunità di speranza vissuta e partecipata, comunità di amore fraterno, essa ha bisogno di ascoltare di continuo ciò che deve credere, le ragioni della sua speranza, il comandamento nuovo dell'amore. Popolo di Dio immerso nel mondo, e spesso tentato dagli idoli, essa ha sempre bisogno di sentir proclamare "le grandi opere di Dio", che l'hanno convertita al Signore, e l'essere nuovamente convocata e riunita da lui. Ciò vuol dire, in una parola, che essa ha sempre bisogno d'essere evangelizzata, se vuol conservare freschezza, slancio e forza per annunziare il Vangelo» (Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 15).

All'offertorio:

Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci metta in ascolto del Vangelo, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.

Al Padre Nostro:

Guidati dalla sapienza del Vangelo, preghiamo come Gesù ci ha insegnato:

 

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