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TESTO Il gioco di DIO

don Mario Simula  

Santissima Trinità (Anno C) (12/06/2022)

Vangelo: Gv 16,12-15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 16,12-15

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

L'uomo distrugge, squarcia le notti con la paura, riempie il silenzio di continue minacce, con armi che distruggono.
Inquina, demolisce le case della gente, ama le macerie che crea, riempie le teste e i cuori di spari interminabili e paurosi. Al posto del riposo, del lavoro onesto e della pace, diffonde malvagiamente il terrore.
Noi ci adattiamo davanti a questo spettacolo di morte, piuttosto che contemplare la Sapienza di Dio e comprendere che in essa consiste la vera beatitudine e la nostra autentica gioia.
Dice il Libro Santo che da sempre la Sapienza gioca davanti a Dio senza stancarsi. Gioca sul globo terrestre e pone la sua delizia tra i figli dell'uomo.
“Giocare” significa cercare il bello e il bene, ciò che appaga e crea felicità.
La Santissima Trinità è dialogo, comunione, sorriso perenne. E' amore che continuamente viene comunicato. E' canto e melodia, danza e stupore.
Perché, allora, alla creatura piace il buio e si accontenta delle opere delle tenebre?
C'è una risposta sola. Non amiamo fissare gli occhi sulle opere di Dio, meravigliosamente giovani, sempre giovani e nuove.
Non amiamo il dono inestimabile di Dio che ha fatto di ogni creatura poco meno di un Dio e l'ha coronata di onore e di gloria.
Oggi è la solennità della Trinità. Possiamo guardare con occhio limpido e da bambini, innocente e puro, la bellezza inaudita di Dio: Padre e Figlio e Spirito. Oggi contempliamo la Famiglia di Dio, che conosce soltanto un gioco: l'Amore. Se chiediamo alla Trinità quale sia il suo nome, risponderà: “Il mio nome è Amore. Amore da donare a te. Da condividere con te. Mentre creavo il miracolo del creato, avevo in mente soltanto te, figlio mio. Ho messo ogni cosa nelle tue mani. Te l'ho affidata non solo perché ne godessi, ma perché la custodissi.
Non ti ho dato l'intelligenza e l'istinto della distruzione. Ti ho voluto creativo. Costruttore di bellezza.
Volevo che la mia bellezza passasse attraverso di te ad ogni creatura”.

La bellezza fa scaturire la virtù. Non la distruzione. Possono esistere prove e tribolazioni. Non sono uno stile di vita o una vendetta da parte mia, dice Dio. Sono il segno di un limite. La Trinità, anche nella fatica e nel dolore, è sempre con te. Ti adotta come figlio. Ti aiuta a tradurre le prove non in morte, ma in pazienza. La pazienza è una virtù provata che crea relazioni umane solidali e sempre nuove. Dalla pazienza che è dialogo, incontro, ricerca di pace, accettazione delle diversità, scaturisce la speranza.
La speranza non delude mai e non delude nessuno.
Minacciare e procurare morte al fratello e alla sorella, al bambino e all'anziano, agli animali e alle piante, alle opere dell'uomo, significa dimenticare l'Amore di Dio che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.
Far vivere nel terrore, sull'orlo della morte o nella morte, significa possedere un cuore insensibile, che ha perso i sentieri dell'Amore e si annida all'ombra del potere crudele e senza pietà.
E' proprio vero che tante Parole di Dio le abbiamo dimenticate. Le nostre parole sono arroganti, sono litigiose, sono senza ascolto.
Abbiamo bisogno di sederci davanti allo Spirito Santo per chiedergli la memoria. Se non ritroviamo la memoria del bene e dell'amore, che cosa trasmetteremo ai ragazzi e ai giovani?
Gli regaleremo i giocatoli che scoppiano tra le loro mani.
Come potrebbero “giocare con Dio” ritrovando la bellezza di ogni creatura, della terra miracolosa e bella?
Se Dio viene cancellato dalla nostra vita; se il Padre che sta nei cieli e accanto a noi, diventa la nostra cattiveria invece di essere, come è, la nostra tenerezza; se il Figlio sembra morto invano sulla croce e non capiamo che è morto per esaltare il fuoco dell'amore; se lo Spirito Santo inutilmente ci purifica, ci rinnova, ci ristora, ci guarisce, ci contagia, la capacità di amare il mondo si frantuma.
Noi, famiglia di Dio, smarrendo Dio Padre, Figlio e Spirito, dissolviamo il mondo nella polvere dell'indifferenza. Le nostre parole servono a scavare fossati e lontananze, invece che a costruire incontri, comprensione, ricerca comune del bene.
Dio danza e gioca. Col piede destro intona le melodie dell'amore, col piede sinistro distrugge ogni traccia di violenza. In mano tiene la lampada che riscalda e illumina.
Dio Padre, il Figlio amatissimo, lo Spirito Santo Amore non si stancano mai di creare gioia e di trasmetterci gioia. I nostri cuori sono fatti a immagine e somiglianza di Dio.
La Bibbia è il libro del gioco, che aspetta che noi scriviamo il nostro capitolo.

Gesù, il gioco è il linguaggio dei bambini. E' il loro modo di esprimersi. E' la melodia del loro canto e della loro vita. E' il segno della loro innocenza. E' l'espressione del loro amore.
Gesù, contemplando Dio Padre che mi ha voluto con incredibile passione e con indicibile amore, amando te, Gesù, Figlio dell'Amore, contemplando lo Spirito Santo, luce beatissima, ritrovo la mia famiglia delle origini. Sento di appartenere a Dio. Soltanto a Lui.
Sento di essere donato agli altri.
Gesù, voglio essere bambino che sorride e corre verso di Te con entusiasmo.
Non posso lasciarmi ferire dalla morte e dall'odio.
Sono un bambino che appartiene a Dio e ama stare con Dio.
La Trinità è la casa ospitale e vivente dell'Amore. Accoglie amando. Custodisce la semplicità dell'incontro.
Gesù, Tu mi hai insegnato a conoscere che col Padre e con lo Spirito formi una cosa sola. Gesù, Tu non mi hai escluso da questa comunione, ma mi hai ammesso a condividerla.
Gesù, io mi trovo bene con Te, il Padre è la mia felicità, lo Spirito è la mia letizia.
Non voglio perdermi. Non voglio scappare, non voglio allontanarmi.
Voglio soltanto ascoltarti quando mi dici: “Resta con me!”.
Ti prego, Signore con grande confidenza: “Resta con Me, Gesù, tu soltanto hai parole di vita eterna.
Ormai si fa sera. L'amore, rimane, tuttavia, luminoso. Non temo alcun male, Gesù!”.

 

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