TESTO Chiamatelo “Spirito Santo”
don Alberto Brignoli Amici di Pongo
Pentecoste (Anno C) - Messa del Giorno (05/06/2022)
Vangelo: Gv 14,15-16.23-26
«15Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; 16e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre»,
23Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. 24Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
25Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. 26Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Ci sono situazioni, avvenimenti, fatti della vita che avvengono... non si sa bene perché, eppure avvengono. E spesso vengono a dare spiegazione a pensieri che le nostre facoltà intellettuali, pur con tutta la loro ricchezza, non riescono a motivare come si deve. Come alcune situazioni complicate da risolvere, per le quali ci scervelliamo perdendo parecchio tempo, e poi di colpo arriva un'intuizione, un'idea mai fino ad allora pensata, che rende tutto più chiaro. Oppure quando capita di fare incontri con persone che ci sembrano “casuali”, ma che poi, pensati “a freddo” dopo alcuni istanti, ci fanno pensare a un disegno superiore alle nostre menti che mette a posto tutte le cose come le tessere di un mosaico.
Lo sappiamo bene: c'è un mistero che sovrasta le nostre vite e che le sconvolge perché ci mostra il lato drammatico dell'esistenza, soprattutto quando succedono fatti drammatici che ci fanno chiedere che senso abbia continuare a sperare... pensiamo alle guerre, alla malattia, al dolore innocente, alla sofferenza, alla morte.
Ma c'è anche un lato luminoso del mistero, quello che comunque sovrasta le nostre vite e le sconvolge, ma questa volta in senso positivo, e crea quel sentimento che si chiama “meraviglia”, che ci fa sbarrare gli occhi e ci fa' chiedere: “Ma come è possibile?”.
Come è possibile, ad esempio, che tra due persone tremendamente diverse tra di loro, con due caratteri che fanno a pugni l'uno contro l'altro, e con due mentalità totalmente differenti, possano nascere sentimenti di simpatia, di affetto, di amore? Com'è possibile che un ramo secco e bruciato dal gelo pungente dell'inverno possa tornare a fiorire a primavera? Com'è possibile che un essere vivente visibile solo al microscopio possa mettere in ginocchio il mondo intero per diversi anni? E com'è possibile che due cellule di dimensioni ultramicroscopiche mettendosi insieme possano dar forma a un essere vivente? Com'è possibile che ci sia gente che decida di donare tutta la propria vita al servizio delle persone più povere rinunciando a tutto ciò che ha solo perché si sente chiamata da una voce che viene da dentro?
Certo, questi “misteri” hanno comunque alla base una spiegazione scientifica; ma è altrettanto vero che i molteplici tentativi che l'uomo, lungo la storia, mette in atto per spiegare ciò che trascende la logica delle cose, non fanno altro che dire la sua piccolezza di fronte al mistero. Molti hanno cercato e ancora cercano di spiegare il soprannaturale a loro modo, a volte pure in maniera interessante. Io come cristiano forse non riesco a dare spiegazioni interessanti, e forse nemmeno mi importa di farlo: tuttavia, so di poter dare un nome a tutto il lato misteriosamente piacevole e dilettevole della vita. A tutto ciò che di buono, di bello e di giusto accade, a volte inspiegabilmente, nella vita e nella storia, do il nome di Spirito Santo.
E quando mi accorgo, purtroppo spesso sulla mia stessa pelle, che sono molte anche le manifestazioni del lato oscuro dell'esistenza, grazie a Dio sento dentro di me una forza che mi dice di andare avanti e di continuare a sperare: e a questa forza, do il nome di Spirito Santo.
Sono consapevole che nella vita ci sono tante situazioni che ti impediscono di capire cosa stia succedendo; ma so anche che le prove affrontate con la luce della fede mi rendono più saggio, e a questa sapienza che viene dall'alto, do il nome di Spirito Santo.
Certamente, non tutto si può spiegare con la ragione; ma ogni volta che faccio lo sforzo di usare le mie capacità intellettuali per andare in profondità e capire anche solo un pochino di più le cose più complesse, a questo intelletto do il nome di Spirito Santo.
E do il nome di Spirito Santo anche a quella scienza che lungo la storia ha aiutato onestamente l'uomo a creare progresso e benessere; do il nome di Spirito Santo a quei consigli che ricevo dalle persone che mi vogliono bene; do il nome di Spirito Santo a quel sano senso di pietà che vedo in chi cerca di far fronte alle sofferenze dei fratelli più sfortunati; do il nome di Spirito Santo a quel senso di rispetto e di timore che provo quando sento di stare alla presenza di Dio.
Ma anche a quelle parole profetiche gridate contro ogni forma di ingiustizia; a quella vita che si ostina a farsi spazio tra le corsie di un ospedale; a quelle lotte fatte per ottenere un contratto di lavoro più onesto; a quel cielo azzurro che mi riempie di gioia, a quel sole che mi riscalda, e a quella pioggia che mi rinfresca; a quell'amico che mi abbraccia gioendo con me quando sono felice e piangendo con me quando sono triste; a quel meritato riposo dopo una giornata di intenso lavoro; a quella luce accesa in una situazione intrigata e buia; a quella costanza che piega anche le situazioni più rigide; a quelle parole buone che mettono una pezza su una relazione andata in frantumi; a tutti quegli uomini e quelle donne di buona volontà che donano con gioia e che si prendono cura dei più poveri; a quel sorriso che mi dona una profonda pace interiore;
a tutto, ma veramente a tutto ciò che nel mondo è bello, buono, giusto e rende felice, la fede trasmessami da quei dodici invasati che la sera del giorno di Pentecoste si misero a proclamare in tutte le lingue le meraviglie di Dio, mi ha insegnato a dare il nome di Spirito Santo.
E non c'è altro spirito, nel mondo, capace di fare tutto quello che fa lui!