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TESTO Commento su Gv 16,21-23

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Venerdì della VI settimana di Pasqua (27/05/2022)

Brano biblico: At 18,9-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

«21La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. 22Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. 23Quel giorno non mi domanderete più nulla»

Gv 16,21-23

Come vivere questa Parola?
Quando viviamo momenti di sofferenza spesso ci chiediamo il perché, vorremmo conoscere le cause per poter evitare la sofferenza, ma il Signore apre i nostri occhi alle conseguenze perché il tutto concorre alla manifestazione delle opere di Dio (cfr. Giovanni 9). Dobbiamo avere la forza e il coraggio di andare oltre la sofferenza del momento e cogliere il piano di Dio in noi che è un'intima comunione con lui (Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, Giovanni 17,20b), comunione che è fonte di gioia come ci dice il Salmo 16 “gioia piena alla tua presenza”. È importante ascoltare la voce di Gesù ed eseguire i suoi insegnamenti così avremo la gioia di cenare con Lui (cfr Apocalisse 3,20). In quel momento Lui ci vedrà (ma vi vedrò di nuovo), godremo della sua presenza come la donna che ha partorito gode della sua creatura, e spariranno tutte le domande (Quel giorno non mi domanderete più nulla).
Come pregare se non prendendo in prestito le sue parole scritte in Giovanni 15,10-11

Signore, aiutami a osservare i tuoi comandamenti affinché possa restare nel tuo amore e vivere nella gioia piena anche nei momenti di grande sofferenza.

La voce del Papa
“Questo è quello che fanno la gioia e la speranza insieme, nella nostra vita, quando siamo nelle tribolazioni, quando siamo nei problemi, quando soffriamo. Non è un'anestesia. Il dolore è dolore, ma vissuto con gioia e speranza ti apre la porta alla gioia di un frutto nuovo. Questa immagine del Signore ci deve aiutare tanto nelle difficoltà; difficoltà tante volte brutte, difficoltà cattive che anche ci fanno dubitare della nostra fede...
Ma con la gioia e la speranza andiamo avanti, perché dopo questa tempesta arriva un uomo nuovo, come la donna quando partorisce. E questa gioia e questa speranza Gesù dice che è duratura, che non passa“.
Dalla meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae di Papa Francesco del 6 maggio 2016

Claudio Del Brocco

 

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