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TESTO Commento su Gen 14,18-20; Sal 109; 1Cor 11,23-26; Lc 9,11-17

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Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Anno C) (19/06/2022)

Vangelo: Gen 14,18-20; Sal 109; 1Cor 11,23-26; Lc 9,11-17 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 9,11-17

11Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.

12Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta». 13Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». 15Fecero così e li fecero sedere tutti quanti. 16Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

La liturgia della Parola, della festività odierna, ci offre un bellissimo gioiello incastonato in una splendida cornice. La cornice è formata dalla prima lettura ( Gn 14, 18-20 ) e dal Vangelo ( Lc 9, 11-17 ), che incastonano la seconda lettura tratta da 1 Cor 11, 23-26.
Pertanto, grande importanza ha la figura del sacerdote Melchisedek ( ii significato del suo nome significa re di giustizia ) ed è anche re di Salem ( “paese di pace”). Egli dopo la vittoria riportata da Abram Chedorlaomer e i re che erano con lui, va incontro ad Abram e, dopo aver offertogli pane e vino, lo benedice e benedice il “ Dio Altissimo”. La Cristianità ha da sempre considerato questo episodio annuncio della venuta di Gesù secondo l'interpretazione che Gesù stesso fa del Sal 110,4 ( “...tu sei sacerdote per sempre al modo di Melchisedek ) che offre a quanti credono in lui i doni eucaristici. L'autore della lettera agli Ebrei, di cui oggi, per ragioni stilistiche e teologiche, si nega la paternità paolina, ci fornisce una interpretazione allegorica di Melchisedek in rapporto a Cristo e all'Eucaristia. Abram, che riconosce la superiorità sacerdotale, dona la lui la decima parte del bottino.
La figura di Melchisedek, in quanto re e sacerdote, può essere anche letta come immagine simbolica di quanti hanno ricevuto il sacramento del Battesimo. ma c'è anche chi ritiene, essendo egli un sacerdote pagano, sia la chiave di apertura al culto diede Dio Altissimo a nazioni.
Quando la Bibbia parla per la prima volta di un personaggio, sia nel Vecchi che nel Nuovo Testamento, ne presenta anche la sua genealogia, Melchisedek, al contrario compare senza genealogia, come è messo in risalto dalla lettera agli Ebrei e ne deduce che egli è eterno, quindi, immagine di Cristo. Alcuni Padri della Chiesa hanno visto, nell'offerta del pane e del vino una prefigurazione dell'Eucarestia.
Oggi noi credenti in Cristo sappiamo che egli è nostro re che si fa nostro servitore e Salvatore, per mezzo della sua morte in croce, come si celebra in tutte le S. Messe del Mondo
Al centro, fra la prima lettura e il vangelo, è evidentissima la gemma incastonata: il racconto dell' istituzione dell'Eucaristia che fa Paolo in 1 Cor 11, 23-36.
Ottoni volta, che noi cristiani, partecipiamo all'Eucaristia, compiamo un atto, che è un memoriale vivo della morte del Signore.
L'Eucaristia è un sacrificio commemorativo, ed anche la consacrazione separata delle due specie. Rappresenta al vivo la separazione del sangue dal corpo di Gesù, avvenuta nel Calvario Essa dovrà celebrassi fino a quando Gesù verrà per il Giudizio Universale, ossia alla fine del mondo.
Durante la cena Gesù pronuncia la benedizione e rende grazie. Ciò è nel senso proprio fare Eucaristia, vale a dire fare sacrificio di lode e, allo stesso tempo, benedizione, l'una e l'altra indistintamente. La benedizione è innanzitutto dono di Dio. Pertanto è dono di vicani quanto azione di Dio nella creazione. Da parte nostra si esprime in azioni cultuali e nella lode per celebrare la grandezza di Dio e le meraviglie del creato. Essa proclama la fede in Dio della comunità, che nella profondità del suo essere lascia, che l'opera di Dio si compia in noi se raccogliamo la sua Parola. A noi spetta agire, fare memoria e celebrare.
È con l'azione dei grazia che viene proclamata la morte del Cristo e la sua vittoria sulla morte allorché risuscita. Ma è anche partecipazione all'offerta che Cristo fa di sé e alla sua vittoria sulla morte.
Ancora l'Eucaristia è una preghiera azione di grazie, durante un banchetto di memoriale.
In altri termini il segno eucaristico non è altro che il pane e il calice della fraternità, accettato in vista di una fraternità più profonda. La dimensione comunitaria del suo segno è inerente, come in ogni altro sacramento all'uomo ed esprime il dono di Dio per la vita.
Il brano del Vangelo, altra parte della cornice, riferisce il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, che dalla Chiesa viene interpretato come istituzione dell'Eucaristia e del banchetto, in virtù delle parole usate da luca nel v. 16 del brano che è stato letto: “levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla”. È inoltre possibile, per completezza, dare anche un'altra lettura a questa pagina del Vangelo. Essa può essere letta anche così: ai discepoli, che gli suggerivano di congedare le folle: «Gesù disse loro “Dategli voi stessi da mangiare”», che andrebbe letto come invito alla comunità che partecipa alla mensa mensa Eucaristica a prendere parte attiva ai problemi della comunità, diciamo pure parrocchiale, talvolta anche scomodi. L'Eucaristia invece, stando a questa lettura, boccia, in maniera inesorabile i progetti di disimpegno fraterno e solidale.

Revisione di vita
- Siamo veramente convinti che è L'Eucarestia che fa la Chiesa e fa di ogni cristiano un testimone?
- Abbiamo mai pensato che la lavanda dei piedi, inserita nel vangelo di Giovanni non è in rito di purificazione ma la traduzione di Fate questo in memoria di me?
- L'eucaristia ci invita a prendere coscienza del fatto che Dio raggiunge, ogni singola persona, nel rispetto della sua cultura. Siamo convinti di ciò?

Marinella ed Efisio Murgia di Cagliari.

 

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