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TESTO Portinai del mondo

don Luciano Sanvito

I Domenica di Avvento (Anno B) (27/11/2005)

Vangelo: Mc 13,33-37 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 13,33-37

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 33Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. 34È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

Imparare a gestire il mondo:

ecco il compito che ci è affidato ogni giorno.

Il destino ci affida, insieme alla sorte, tante occasioni quotidiane che bussano alle nostre porte: alla porta della mente, del cuore e dell'anima.

E noi possiamo gestire queste infinite realtà che vengono incontro a noi come avvento di avventura o di sventura.

Ma non sono le realtà a sovrapporsi al nostro potere, ci dice il vangelo: se siamo svegli possiamo con l'attenzione e la tensione delle nostre energie umane, sociali, personali, morali e spirituali, orientare tutto ad entrare e/o uscire dal nostro mondo.

Tutte le cose ci passano dentro, accanto, attraversano il nostro essere.

Ma noi siamo chiamati a gestirle, con quel potere che ci viene dato ogni giorno proprio dal passaggio stesso delle realtà, delle cose, delle persone.

Il destino e la sorte ci avversano solo se siamo addormentati: se non siamo desti nella veglia quotidiana della prontezza, della responsabilità di essere lì, al momento presente, alla porta, per distinguere ciò che viene incontro a noi al momento, in questo preciso avvento.

Addormentandoci nella superficialità, nel lasciar fare, nell'indifferenza, nell'abitudine e nel fare tanto per fare, le cose si accumulano su di noi e ci schiacciano e ci impediscono di vivere, sovrastandoci sempre più.

Gestire il mondo: questo ci viene affidato anche oggi.

Quello che avviene, quell'avvento che passa accanto o dentro di noi, non è mai più forte di noi, se ci rendiamo conto di avere questa coscienza del portinaio responsabile, che sa ciò che deve e ciò che non deve lasciar passare, che sa far attendere o chiamare la persona giusta, che sa distinguere ciò e chi sta venendo in casa.

Essere alle porte della vita: ecco che cosa ci viene affidato.

Un compito im-portante, una responsabilità coin-volgente, una gioia e-saltante, per essere consapevoli della potenza della coscienza, del potere del rendersi conto, del valore del vegliare per cogliere le occasioni giuste ed evitare quelle ingiuste.

Portinai di questo mondo, saremo a nostra volta accolti nell'avvento della serenità, della gioia e della vita rinnovata.

 

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