PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Un cuore che ama

don Mario Simula  

II Domenica di Pasqua (Anno C) (24/04/2022)

Vangelo: Gv 20,19-31 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,19-31

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

L'amore è fonte di vita nuova. Porta la guarigione. Diventa “ombra” che risana. Pietro è il testimone della risurrezione che raggiunge ogni uomo o donna. E' testimone della Pasqua tradotta in gesti di bontà e di salvezza. Nessuno è considerato inadeguato a vivere il mistero di Gesù risorto. Chiunque si accosta ai discepoli trova incarnata la realtà nuova.
Da ogni Città o villaggio tutti sono chiamati per toccare con mano lo stupore della risurrezione del Signore. “Il Signore è buono. Il suo amore è per sempre”.
E' il messaggio del divino Amore. Chiunque si avvicina a Gesù, trova la sua misericordia, la sua dolce benevolenza, il perdono e la straordinaria forza della sua potenza di guarigione.
L'amore di Gesù diffonde coraggio e forza. Anche nel momento della persecuzione.
Questo ci narra l'Apocalisse. Gesù, Il Primo e l'Ultimo, Il Vivente sa dare coraggio a coloro che sono sottoposti alla persecuzione. Colui che era morto, ora vive per sempre e ha le chiavi della morte e degli inferi.
L'amore misericordioso si manifesta in questo modo. E' forza, è coraggio, è vitalità, nonostante il prezzo da pagare. E' un atto di fede.
Ce lo fa comprendere l'incredulità di Tommaso.
Quando Gesù si manifesta a porte chiuse, Tommaso è assente. Quando gli altri discepoli gli manifestano ciò che è avvenuto, Tommaso non crede. Si chiude nella sua incredulità. Per l'Apostolo scettico, l'Amore del Signore rimane un mistero da scoprire.
Eppure lo Spirito Santo diventa la nuova ricchezza che Gesù dona agli altri discepoli.
Tommaso non crede. Se non vedrà con i suoi occhi. Se non metterà le dita nelle piaghe.
Se non si lascerà raggiungere dalla ferità del costato, continua a essere incredulo.
L'amore misericordioso del Signore, si manifesta direttamente, qualche giorno dopo.
Gesù si rivela. Chiama in causa Tommaso. Lo porta a toccare e a vedere.
“Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani: tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!”
.
Come è difficile credere senza toccare. Ognuno di noi sa quanto sia arduo un gesto di fede che si adombra dietro un amore ancora scadente.
Mi sento come Tommaso che preferisce il percorso umano, piuttosto che il cammino della fede.
L'Amore misericordioso del Signore Risorto riesce a convertire il cuore di Tommaso il quale entra nel mistero della conoscenza, come se stesse scoprendo il suo primo atto di amore. “Mio Signore e mio Dio!”.
Non esiste più l'incredulo che vuole conoscere l'evidenza. Esiste, finalmente, l'uomo trasformato che sente di dover fare l'atto di fede. Esiste l'uomo finalmente risorto a una nuova vita che compie la sua conversione secondo il cuore amante di Gesù: “Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.
Beati noi se crediamo senza voler vedere né toccare. Se crediamo perché ci fidiamo. Se crediamo perché l'atto di amore finalmente prevale e si impone come atto di fiducia in Gesù Risorto.

Pasqua è atto di fede. E' mettersi nelle mani del Signore e permettergli di amare come sa amare Lui.
Tutto il resto è semplice atto umano che non produce frutto.
Il Risorto è Colui che sa amare come nessun altro. Il Risorto è Colui che sa trasformare l'incredulità in atto di amore. Il Risorto è Colui che pone atti di misericordia senza misura. Ama per Amare. Ama per la gioia di Amare. Ama coinvolgendo il nostro povero cuore, desideroso, nella sua povertà, di incontrare l'Amore.
Chi si lascia prendere dalla misericordia del Vivente, entra a far parte di quella esperienza di pace che è dono dello Spirito, vita vissuta col Signore, esperienza di una misericordia che dà un volto splendente a noi che, della misericordia abbiamo estremo bisogno.
Mettiamoci al posto di Tommaso. Diventiamo con lui, discepoli del Signore. Trasformiamo la nostra vita in un atto incondizionato di fede. Trasformiamo la nostra vita in una certezza che non si lascia trascinare dietro scelte mondane. Mentre permette allo Spirito che Gesù alita su di noi, di diventare la ragione della nostra esistenza, l'energia che ci permette di essere nella nostra storia, portatore di ricchezza, anche se il male sembra trionfare. Alla fine sarà il Risorto a dare alla vita umana la gioia del perdono, la sovrabbondanza della misericordia, anche se il mondo si dibatte nel suo egoismo, nelle sue lotte disumane, nella ricerca di una soddisfazione deludente.

Gesù, come è faticosa la fede che si fonda soltanto sulla mia certezza. Non posso continuare a credere cercando di toccare e di vedere, senza sentirmi incendiato dal fuoco delle tue piaghe, dal calore di quel costato che sanguina e salva.
Gesù, voglio credere come Tu mi insegni. Voglio credere senza vedere. Voglio credere senza toccare.
Voglio credere senza evidenze. Mi basta la grazia di poter trasformare il mio cuore di pietra in cuore di carne, fidandomi di Te: “Mio Signore e mio Dio!”.
Tu, Gesù, sei un mare di misericordia. Sei fonte di misericordia. Sei la misericordia. Se voglio diventare tuo discepolo, ho bisogno di “credere all'Amore”. Devo credere soltanto in Te. Farti entrare nella mia storia come Colui che salva. Non come un inopportuno. Ma come chi aspetta per il suo miserabile cuore, il ritmo della bontà e della tenerezza tua straordinaria ricchezza.
Non voglio essere autosufficiente, come se non avessi bisogno di Te. So che senza di Te non ho molta strada da percorrere. Rischio di fermarmi ai primi passi.
Ho bisogno di Te, Gesù, pastore buono e bello, che mi accompagna col suo bastone e col suo vincastro.
Tu, Gesù, sei colui che porta con sé le pecore madri e le conduce per pascoli ubertosi, straripanti di misericordia.
Ho bisogno della tua misericordia, Gesù, Vivente e Dolcissimo.
Non cerco altri pascoli, se non quelli del tuo Amore, della tua acqua viva, del tuo perdono.
Gesù, prendi la mia mano e mettila dentro le tue piaghe. Soltanto da quella sorgente scaturisce sangue ed acqua. Sgorga il tuo meraviglioso zampillo di carità che sto cercando, giorno dopo giorno, finché non avrò trovato il pozzo che disseta, il cuore della fede, la beatitudine dell'anima.

 

Ricerca avanzata  (53997 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: