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Lunedì della III settimana di Quaresima (21/03/2022)

Vangelo: Lc 4,24-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,24-30

24

Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

25

Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese;

26

ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone.

27

C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

*

«Nessun profeta è ben accetto nella sua patria». Chissà quante volte anche noi abbiamo esclamato e ripetuto queste parole in contesti che reputavamo familiari ma nei quali non abbiamo sperimentato quell'accoglienza cordiale che ci aspettavamo.

Questa è la stessa esperienza vissuta da Gesù. Lui stesso ci invita ad abitare questo paradosso: tra una familiarità diffidente ed un'estraneità accogliente. Colpisce l'istinto omicida dei concittadini di Gesù che rivela un cuore indurito dalla violenza e dall'ostilità; loro non credono all'annuncio ed alla parola di Gesù e tentano di portarlo sul ciglio del monte per eliminarlo.

Questa dinamica continua a ripetersi ogniqualvolta rifiutiamo di accogliere Cristo nella nostra vita, quando diventiamo impermeabili alla sua parola di salvezza, ogni volta che non ci lasciamo mettere in crisi dal Vangelo. Come a dire che chi ci è più vicino ci rifiuta e chi è più lontano ci accoglie. Ecco il paradosso di questa pagina del Vangelo.

Noi da che parte vogliamo stare? Ci lasciamo pro-vocare dalle parole di Gesù? Cosa ci impedisce di accogliere Gesù nella nostra vita?

Le nostre scelte sono il frutto di ciò che portiamo nel cuore. Ricordiamoci che non si è responsabili solo delle scelte che si fanno ma anche delle conseguenze che ne scaturiscono.

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