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TESTO Commento su Luca 4,1-13

padre Paul Devreux

I Domenica di Quaresima (Anno C) (06/03/2022)

Vangelo: Lc 4,1-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, 2per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 3Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». 4Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo».

5Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra 6e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. 7Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo». 8Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».

9Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; 10sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo

affinché essi ti custodiscano;

11e anche:

Essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».

12Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».

13Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Oggi cominciamo la quaresima; tempo che ci viene donato per contemplare la Passione di Gesù, e per provare a coglierne la bellezza. La Passione è la massima manifestazione dell'amore di Dio per me e per tutti noi. E' importante almeno capirlo. Cominciamo con le tentazioni, cioè quelle idee che sembrano buone, ma se le metti in pratica ti accorgi che non lo sono. Perciò è importante smascherarle prima di subirne le conseguenze.

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo.
Gesù è stato tentato come noi, durante tutta la sua vita. Le sue tentazioni ci rivelano le nostre. Una è sulle cose materiali, la seconda sulle relazioni e la terza su Dio; ma tutte e tre prendono forza dal peccato che è all'origine di tutti i peccati: La sfiducia in Dio. Il non credere che Dio ci è Padre e ci vuole bene. Questo ci rende diffidenti nei suoi confronti, e fa di noi degli orfani di Dio. Creature senza Padre.

Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame.
La fame è il momento del bisogno e della vulnerabilità.

Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane».
Bellissimo poter trasformare le pietre, cioè la dura realtà, in pane. Un figlio di Dio deve poter aiutare i poveri dando loro tutto il necessario, altrimenti a che ci serve? Anche noi, se vogliamo essere buoni cristiani, dobbiamo aiutare chi è nel bisogno. Dov'è la tentazione?

Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo”».
E già. Il pane non basta. C'è chi ha tutto eppure sta talmente male che decide di togliersi la vita. Non bastano i soldi e la salute. Sono cose importanti, ma non basta. Abbiamo bisogno di dare un senso alla vita.

Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».
Avere il potere può essere una cosa buona, se lo uso a fin di bene. Il problema nasce quando comincio ad adorarlo, ad assaporarne i vantaggi. Allora c'è il rischio di diventare succubi di una cultura e di una mentalità che non è quella del vangelo. Quella di tutti i dominatori violenti e sfruttatori.

Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Adorare il signore significa amare la sua proposta di vita: quella di servire, avendo come unico potere quello di amare. Per Dio è grande chi serve. In effetti chi non serve, non serve.

Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».
Sempre più sottile! Non è forse vero che se mi comporto da buon cristiano ho tendenza a pensare che il Signore mi risparmierà le sofferenze che capitano a tutti? Che se me lo merito mi concederà anche qualche miracolo! A maggior ragione Gesù, che è figlio di Dio. Eppure non ha fatto una bella fine.

Gesù gli rispose: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Chi ama e si sente amato, non ha bisogno di prove. Dio ama tutti; perciò nel Gloria abbiamo cambiato la dicitura “uomini di buona volontà”, in “uomini, che egli ama”. Davanti a Dio non posso dire ne se, ne ma; posso solo abbandonarmi e fidarmi.

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Quello in cui Gesù morendo consegna il suo spirito al Padre. Così abbiamo cominciato a contemplare la Passione di Gesù per l'uomo.

Buona domenica.

 

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