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TESTO Siate misericordiosi

don Roberto Seregni  

VII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (20/02/2022)

Vangelo: Lc 6,27-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 6,27-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 27A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, 28benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male.

29A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. 30Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.

31E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. 32Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. 33E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. 34E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. 35Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

36Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

37Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Non so se vi è mai successo di svegliarvi nel pieno della notte per una scossa di terremoto, sentire il materasso sussultare, lo strepito dei vetri negli infissi e le urla dei vicini... A me è successo varie volte. Lima è una città altamente sismica e, come i suoi cittadini, ama ballare soprattutto di notte.

Il Vangelo di questa domenica mi fa lo stesso effetto di una scossa di terremoto nel cuore della notte. È sufficiente leggere con un po' di attenzione queste righe, per accorgerci che, purtroppo, non prendiamo molto sul serio le parole di Gesù.

Quello che sappiamo fare bene è accontentarci. Ci accontentiamo di non far del male a nessuno, non rubare, non uccidere, non metterci in problemi e rimanere a sgambettare tranquilli a pochi metri dalla riva. In questo siamo davvero dei campioni, ma quando si tratta di prendere sul serio le parole del Maestro, abbiamo sempre pronte un sacco di scuse. E, scusa dopo scusa, ci trasformiamo in mummie viventi, spenti, vuoti e tristi.

Il maestro ci scuote, ci invita a prendere il largo, ad assaporare il brivido e la logica disarmante del Vangelo. Una logica che prende le distanze dalla legge annacquata della reciprocità e ci invita a giocarci nella logica evangelica della gratuità.

La scommessa del Vangelo è il gratis: dare senza aspettare nulla, amare senza sperare niente a cambio, regalare a qui sappiamo che non potrà contraccambiare, essere eroici in segreto, fare del bene quando nessuno ci vede e amare chi non ci ama.

La scommessa è essere misericordiosi come il Padre. La misericordia è un amore tenace e ostinato; è un amore che non si arrende, che rimane fedele anche se è tradito e abbandonato. È un amore come quello di Cristo: libero e appassionato, totale e fedele, gratuito e incondizionato.

Don Roberto Seregni

 

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