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TESTO Giovanni Battista, una voce che fa appello alla conversione

padre Antonio Rungi

II Domenica di Avvento (Anno C) (05/12/2021)

Vangelo: Lc 3,1-6 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 3,1-6

1Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

5Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diverranno diritte

e quelle impervie, spianate.

6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

La parola di Dio della seconda domenica di Avvento 2021 è un forte appello alla conversione personale e generale. In particolare è il vangelo di San Luca che facendoci conoscere meglio il precursore di Gesù, San Giovanni Battista, ce lo indica come quella voce che grida forte e potente la conversione nel deserto morale dei cuori e della mente degli uomini del suo tempo e parimenti del nostro tempo.
Il testo del vangelo inizia, infatti, con l'inquadramento storico della nascita di Giovanni Battista, in cui si fa riferimento cronologico all'anno quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare. Parimenti vengono riportati i nomi di Ponzio Pilato, quale governatore della Giudea, quello di Erode, quale tetràrca della Galilea, e di Filippo, suo fratello, tetràrca dell'Iturèa e della Traconìtide. Sempre attinenti a personaggi citati da Luca viene fatto il nome di Lisània tetràrca dell'Abilène. Si passa poi ad elencare alcuni sommi sacerdoti, ben noti al tempo di Gesù e che corrispondono ai nomi di Anna e Càifa. In questo contesto storico, geografico, politico e religioso la parola di Dio si posò su Giovanni, figlio di Zaccarìa, che si era ritirato nel deserto.
Cerchiamo di capire chi erano tutti questi personaggi. Tiberio Cesare era imperatore di Roma e del mondo di allora, da 15 anni. Ponzio Pilato governava, a nome dell'imperatore, in Giudea.
Nella Galilea aveva il potere il Re Erode, qui definito tetrarca, ovvero sovrano o governatore della quarta parte del sistema imperiale romano, così venne classificato fin dal tempo di Diocleziano. Ed in particolare il termine veniva utilizzato per indicare ognuno dei sovrani dei piccoli regni come quella della Galilea, dove sappiamo spadroneggiava Erode, il quale decretò l'uccisione di tutti i bambini al di sotto dei due anni, al solo scopo di uccidere Gesù Bambino. Entrambi questi sovrani entreranno in scena durante il processo di condanna di Gesù.
Gli altri tetrarca non sono menzionati successivamente; mentre sono citati i sommi sacerdoti Anna e Caifa anche loro artefici del processo di condanna a morte di Gesù.
Ritornando a San Giovanni Battista egli si era ritirato nel deserto della Giudea. Questo deserto si estende, oggi, tra lo stato d'Israele e in Cisgiordania, in particolare tra la zona orientale di Gerusalemme e il Mar Morto, e termina con una scarpata nella valle del fiume Giordano. L'area desertica è anche conosciuta come "Yeshimon" cioè semplicemente come area selvaggia della Giudea. Qui si era ritirato il precursore di Gesù. Non a caso San Giovanni nei vangeli viene descritto per l'austerità della sua vita, per la penitenza, il digiuno, il coraggio e la fortezza d'animo, valori sviluppatasi in lui proprio a contatto con la natura, privato delle comodità dei grandi centri, anche di allora, della Giudea e della Galilea. Il deserto lo aveva potenziato nel sapersi sacrificare e nel prendere coraggio nelle decisioni importanti per se stesso e per il folto gruppo di discepoli che lo seguivano, affascinati dal suo stile di vita e dalla sua comunicativa.
La missione di San Giovanni fu una missione itinerante, tanto è vero che san Luca ci dice, nel brano di oggi, che egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa. Il suo impegno primario fu quello di predicare la conversione per il perdono dei peccati in attesa della venuta del Messia, che molti ritenevano che fosse proprio lui. In realtà egli prepara la via a Gesù e tra i due, stando alle informazioni del vangelo, intercorreva un lasso di tempo molto breve. Giovanni era meno giovane di Gesù di solo sei mesi. Cosa si mette a fare Giovanni in attesa dell'avvento del Regno di Dio? Incomincia a gridare nel deserto e invita tutti a preparare la via del Signore, a raddrizzate i suoi sentieri! Con la venuta di Cristo, come già aveva annunciato secoli prima il profeta Isaia, ogni burrone verrà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diventeranno diritte e quelle impervie, spianate. Chiaramente sono espressioni per indicare il cammino spirituale ed interiore di quanti accoglieranno nel cuore, nella mente e nella vita il Salvatore, l'atteso Messia di Israele. Con la venuta di Cristo ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
L'Avvento 2021 che abbiamo iniziato a celebrare da solo una settimana ci aiuterà spiritualmente a vederla questa salvezza, soprattutto dentro noi stessi se ci accostiamo al Cristo che celebriamo ogni anno nella sua nascita terrena, il 25 dicembre, con la semplicità del cuore e con l'onestà e la rettitudine del precursore, con il coraggio di questo uomo proposto a noi oggi in questa domenica seconda di Avvento come modello da imitare non solo per annunciare Cristo, ma per vivere di Cristo.

A pochi giorni dalla solennità dell'Immacolata Concezione ci serva di aiuto questo dogma mariano, proclamato solennemente da Pio IX nel 1854 a prepararci al Natale con la purezza dei sentimenti più nobili e santi che riscontriamo in Maria e in Giovanni Battista. Ci aiuti anche questa mia orazione dedicata alla Madonna Immacolata, in questo Avvento 2021, non senza difficoltà e problemi mondiali.
Madre Immacolata, da questa valle di lacrime, ove splendi quale segno di consolazione e di sicura speranza per il popolo di Dio peregrinante in questo mondo, noi ci rivolgiamo a te per chiedere aiuto e protezione. Proteggi, o Maria, ogni vita nascente, adulta o al termine del suo cammino terreno. Assisti quanti lavorano, in ogni campo, per difendere l'integrità della persona umana, della natura e del creato. Quale Madre del Salvatore del mondo, salvaci dai mali che oggi ci rattristano nel corpo e nello spirito, a causa della pandemia. Tu che sei la tutta bella, pura e santa, difendici dalle insidie del male e schiaccia con la tua potente grazia ogni tentatore che minaccia la realizzazione di un mondo più umano, giusto e segnato dall'amore. Nessuno dei tuoi devoti, o Vergine santissima, si lasci corrompere da quei vizi capitali, degenerativi dello spirito cristiano, impresso in ogni battezzato. E fa' che in cielo, come in terra risuoni la tua dolce preghiera dell'Ave Maria, piena di grazia, rivolta a te dal messaggero divino. Amen.

 

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