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TESTO Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio

don Roberto Seregni  

II Domenica di Avvento (Anno C) (05/12/2021)

Vangelo: Lc 3,1-6 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 3,1-6

1Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:

Voce di uno che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore,

raddrizzate i suoi sentieri!

5Ogni burrone sarà riempito,

ogni monte e ogni colle sarà abbassato;

le vie tortuose diverranno diritte

e quelle impervie, spianate.

6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!

Luca introduce la figura del Battista con una stupenda contrapposizione. Da una parte, la sflilata dei potenti del tempo e, dall'altra, Giovanni, il profeta. La prima parte della presentazione è volutamente ridondante, l'abile penna di Luca sottolinea la dispersione della dominazione straniera e il numero dei potenti che si contendono il dominio di quella terra. Ma c'è una svolta inattesa: la Parola di Dio non va alla ricerca di uno dei quei grandi personaggi del tempo, non si aggira tra i templi sacri, ma scende su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

Fin dai primi capitoli del Vangelo è evidente la inaudita novità della logica di Dio. Maria e Giuseppe, Elisabetta e Zaccaria testimoniano che i criteri umani vengono completamente ribaltati. Le scelte di Dio, le sue valutazioni e i suoi criteri sono misteriose e sorprendenti. Lo pensavo proprio ieri mentre ascoltavo commosso le parole di Franklin. Dopo un grave incidente e una negligenza medica che quasi gli costó la vita, passó tutto il tempo della pandemia immobile nel letto. Solo l'amore di sua moglie e di suo figlio gli hanno salvato la vita. Solo la sua fede autentica e appassionata lo ha salvato dalla depressione e dall'angoscia. Mentre lo ascoltavo, vedevo nei suoi occhi brillare una luce serena, una speranza ardente e pensavo che lo stesso luce, forse, brilló anche negli occhi del Battista mentre predicava sulle rive del Giordano.

Giovanni è la voce che grida, Gesù è la Parola che salva. Il suo invito è radicale, non ammette ritocchi o aggiustatine. Il tempo di Avvento ci chiama a mettere mano al cantiere della nostra fede: i burroni della nostra miseria saranno riempiti dalla sua misericordia, le montagne del nostro egoismo saranno abbassate dalla potenza del suo perdono, le vie impervie del cuore saranno spianate dalla bellezza disarmante della sua pazienza.

Luca, che rispetto agli altri evangelisti, amplia la citazione di Isaia, sottolinea il tema della universalità: “Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio”. La Parola che scende su Giovanni nel deserto non è imprigionata nel tempo e nello spazio, ma si rivolge all'uomo di ogni luogo e di ogni tempo. È un annuncio universale per tutti coloro che come Giovanni scelgono di mettersi a servizio della Parola.

don Roberto Seregni

 

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