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TESTO E lo seguiva lungo la strada

don Roberto Seregni  

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XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (24/10/2021)

Vangelo: Mc 10,46-52 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 10,46-52

46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 48Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». 50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». 52E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Quello del cieco è l'ultimo dei miracoli raccontati nel Vangelo di Marco. Ultimo e definitivo: la guarigione dalla cecità. Gesù si prepara ad entrare a Gerusalemme e gli occhi dei discepoli si devono aprire per riconoscere la novità inaudita del Messia Crocifisso. Proprio per questa ragione, l'evangelista non solo racconta un miracolo, ma tratteggia i lineamenti essenziali del discepolato: l'ascolto, l'invocazione, la preghiera, la chiamata, l'incontro personale con Gesù e la sequela. Il cieco Bartimeo è presentato dall'evangelista come il prototipo del discepolo.

Leggendo con attenzione questo testo, emerge con forza anche la dimensione fisica della sequela. Forse lo dimentichiamo troppo spesso: seguire Gesù non è solo una questione intellettuale o spirituale. Tutta la persona, tutto il corpo deve essere coinvolto nel cammino con Gesù. Marco sottolinea questa dimensione: gli orecchi lo ascoltano, la bocca grida, prega e dialoga con Gesù, le mani si liberano del mantello, i piedi corrono verso di lui e gli occhi lo vedono e lo seguono.

Seguire Gesù è una rivoluzione radicale. Lui non vuole salvare la tua anima, lui vuole salvare te. Tu vali tutto il suo sangue, tutto il suo amore.

Don Roberto Seregni

 

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