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TESTO Secondo Dio o secondo gli uomini?

don Roberto Rossi  

XXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno B) (29/08/2021)

Vangelo: Mc 7,1-8.14-15.21-23 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mc 7,1-8.14-15.21-23

1Si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. 2Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate 3– i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi 4e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, 5quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

6Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:

Questo popolo mi onora con le labbra,

ma il suo cuore è lontano da me.

7Invano mi rendono culto,

insegnando dottrine che sono precetti di uomini.

8Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

14Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».

21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».

Qual è il nostro modo di pensare, di comportarci, di costruire la nostra vita ogni giorno, nel contesto della nostra società e del mondo in cui viviamo? La parola di Dio oggi ci aiuta in modo particolare: a fare chiarezza dentro di noi, a ricercare un senso valido per la nostra vita, a cercare una relazione significativa e vera con le persone, con l'ambiente in cui viviamo, con il Signore che crediamo e che desideriamo seguire, come discepoli del Vangelo. Il Signore ci ha parlato e ci ha dato nella Bibbia, nel Vangelo, le sue grandi indicazioni, che sono parole di verità; nei comandamenti, che vengono chiamati le grandi parole di Dio all'umanità e a ciascuno dei suoi figli. Dice il testo del Deuteronomio: “Ascoltate le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica e viviate. Osservatele e mettetele in pratica, questa sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza. Quale grande nazione ha leggi e norme giuste come tutte quelle di questa legislazione che io vi do? Chi può sperimentare, come noi ne abbiamo la possibilità, che il Signore nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?”

L'apostolo Giacomo, nella sua lettera, usa delle espressioni molto belle e forti. Dice: “Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi”. Poi l'apostolo diventa molto concreto, come sempre: “Religione pura e senza macchia davanti a Dio è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo”.Ci può essere anche per noi, come per le persone ai tempi di Gesù, il pericolo e l'illusione di sentirci a posto, perché affermiamo certe cose, cerchiamo di comportarci in una maniera che potremmo definire abbastanza religiosa e corretta, ma non giusta. Mi colpisce molto l'espressione di Gesù, nella sua discussione con i farisei e i giudei: “Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me”. È il cuore che conta. Dov'è il mio cuore quando prego, quando parlo, quando mi relazionano con gli altri? Non le parole, il cuore! “Tanti insegnano dottrine che sono precetti di uomini”. E poi la grande espressione che mi colpisce tanto e che di fronte alla quale sento il bisogno di approfondire molto: “Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”.Come ci si comporta nella società? Quali sono i valori, i riferimenti, le cose per cui si vive?

Qui si dice: c'è il comandamento di Dio e poi ci sono tutte le tradizioni degli uomini, cioè le consuetudini, le mode, a tanti livelli: a livello culturale, a livello sociologico, a livello delle mentalità, delle opinioni, delle comunicazioni, del linguaggio, a livello morale e di comportamento. Occorre riconoscere che normalmente ci lasciamo prendere dalla mentalità comune, mondana, che finisce per essere molto lontana dai veri valori della vita, dalle cose essenziali, dalla parola di verità che è il pensiero e il progetto di Dio, sull'uomo, sull'umanità, sulle cose. Possiamo applicare questo anche a livello religioso, con alcuni esempi per verificare se c'è il cuore, se si cerca la verità profonda, nella grazia della santificazione del Signore, oppure se ci si lascia andare alle consuetudini, all'esteriorità, ai consumi, allo spreco.

Pensiamo ai sacramenti: es. al matrimonio che non si fa, se non si riesce a fare sfoggio di lusso, di vestiti, di regali, di pranzi o cene... con il rischio di spreco e di consumo. Quali sono le preoccupazioni e gli impegni delle famiglie quando vengono chiesti e si celebrano i sacramenti del battesimo, della prima comunione, della cresima...? Dobbiamo fare attenzione a non trascurare il progetto dell'infinito amore di Dio, lasciandoci andare a tutte le consuetudini, le mode, le esteriorità che finiscono per seppellire e per nascondere il valore de misteri santi e fanno percepire il rovescio. In queste cose sante dobbiamo cercare Dio, accogliere il Signore, aprirci, con la sua gioia e la sua grazia, a una vita nuova, diversa, alternativa a tutte le mondanità. Abbiamo tanti esempi belli: sposi, famiglie, persone piccole e grandi che vivono in profondità il rapporto col Signore e condividono con il prossimo, specialmente con chi ha più bisogno. Questa è la strada della benedizione di Dio ed è la nostra vera realizzazione.

 

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