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TESTO Commento su Luca 12,49-53

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Giovedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (20/10/2005)

Vangelo: Lc 12,49-53 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 12,49-53

49Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!

51Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; 53si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Dalla Parola del giorno

Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C'è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto!

Come vivere questa Parola?

"Sono angosciato" – dice Gesù ai discepoli – annunciando loro la necessità di un battesimo da ricevere. Il termine greco (synéchomai) identifica quest'angoscia del Cristo, da un lato, con l' "essere premuto" dal desiderio ardente d'immergersi nella sofferenza per fare la volontà di Dio, dunque con l'impegno radicale della sua missione; e dall'altro con il tormento e il timore per l'imminenza della croce.

Anche in questa sua angoscia tuttavia Gesù consola. Sì, consola noi che viviamo spesso con timore pusillanime l'ora in cui ci è chiesto di entrare nel mistero del fuoco di cui oggi parla il vangelo. Ossia il fuoco della morte e risurrezione di Gesù che ci purifica e rinnova nel continuo quotidiano morire alle opere della carne per rinascere dall'alto, ad vita nuova, redenta, unificata nell'amore. Un rinascere che non esclude la stessa angoscia provata da Gesù, ma la rende feconda, proprio perché Lui, assumendola, ha dato senso alla prova, al dolore e persino alla morte.

Oggi, dunque, nella mia pausa contemplativa verifico se davvero anch'io sono interiormente 'premuto' dal de-siderio di impegnarmi radicalmente per il vangelo, costi quel che costi, o se rifiuto di lasciarmi purificare nel fuoco provvidenziale delle piccole o grandi sofferenze quotidiane.

C'è un fuoco anche per me, Signore, una missione da compiere, perché il tuo regno cresca e si dilati. Fa' che anch'io, come Gesù, mi senta 'premuto' dal desiderio ardente di esserti fedele fino alla fine, portando frutto nel compimento della tua volontà.

La voce del Papa Benedetto XVI

Dobbiamo diventare uomini della verità, del diritto, della bontà, del perdono, della misericordia. Non domanderemo più: questo a cosa mi serve? Dovremo invece domandare: con che cosa io servo la presenza di Dio nel mondo? Dobbiamo imparare a perdere noi stessi e proprio così a trovare noi stessi.

 

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