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TESTO Commento su Matteo 13,24-43

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XVI Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (17/07/2005)

Vangelo: Mt 13,24-43 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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In quel tempo, Gesù 24espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

31Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. 32Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».

33Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, 35perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:

Aprirò la mia bocca con parabole,

proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

36Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 37Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. 38Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. 40Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità 42e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!

Forma breve (Mt 13,24-30):

In quel tempo, Gesù 24espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. 28Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. 29“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

Non ci lamentiamo solo per la diffusa indifferenza religiosa, molti non ascoltano la Parola, ma altresì del male che c'è nel mondo. Se la creazione è opera di un Dio giusto e buono, come mai permette che ci siano tante violenze, guerre, ingiustizie, ogni genere di malvagità?

ORIGINE DEL MALE. La domanda fu posta anche a Gesù, che diede la risposta con una parabola. Un uomo ha seminato buon seme nel suo campo, ma a suo tempo in mezzo al grano appare anche la zizzania. Un'erbaccia che tende a soffocare il frutto del seminatore. I servi se ne accorgono e corrono dal padrone per chiedere di sradicarla. Gli chiedono anche donde viene la zizzania ed hanno la risposta, alquanto misteriosa: "Un nemico ha fatto questo". Quale nemico? E perché dovrebbe esistere qualcuno cui il bene dà fastidio e si propone di contrastarlo? Nella parabola il nemico non viene identificato. Dio è il bene, da lui ha origine tutto il bene esistente. Il male proviene da una causa estrinseca. Spesso il Vangelo identifica Satana come l'avversario di Dio, bugiardo sin da principio. Non esclude però che abbia in questo mondo i suoi alleati. A giudicare dai fatti che accadono (vedi la strage di Londra), si direbbe che il diavolo continua ad avere validi collaboratori. La zizzania non è ancora sradicata.

FRETTA E PAZIENZA. Il padrone del campo non condivide la richiesta dei servi, quella di sradicare subito la zizzania, lasciando che cresca insieme al grano buono. Alla fretta dei servi si oppone l'attesa paziente del padrone. Dio dispone di tempi lunghi, anzi dell'eternità. L'uomo ha fretta perché il suo tempo è breve. Vorrebbe, mentre è ancora vivo, vedere compiuta la giustizia e vivere in un mondo regolato dall'equità. L'esperienza dei secoli passati insegna che ciò non è mai avvenuto, anche se sempre auspicato. I lodatori del tempo passato sono dei malinconici nostalgici che hanno perso la memoria delle sofferenze passate. In realtà dovrebbero ricordare che ogni tempo ha avuto momenti tristi e felici, di bene e di male. Dio ha aspettato che maturassero i tempi, che i buoni vincessero – come ha scritto l'Apostolo – il male con il bene. Il grano è chiamato a non lasciarsi vincere, a perseverare nella crescita, sino alla maturazione. Così è la vita del cristiano: un continuo combattimento. Sarebbe troppo facile vivere in un mondo di giusti e di onesti. Quale merito avremmo per la nostra fede e fedeltà?

FINO ALLA MIETITURA. Il crescere insieme del grano con la zizzania potrebbe indurre qualcuno in inganno, lasciando pensare che le cose andranno avanti così, senza alcuna distinzione. In realtà la parabola ha ben altra conclusione. "Al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio". Una sorte ben diversa, che forse qualcuno non si aspettava! Stiamo dunque vivendo in un tempo che non è quello definitivo. Giungerà anche per noi, presto o tardi, il momento della mietitura quando la morte, con la sua falce, troncherà anche noi. Non è piacevole parlare di quel momento e, di fatto, se ne parla assai poco, anche in chiesa. Ma sarà un momento decisivo per tutti, quello del rendere conto della nostra vita. Saremo stati buon grano o zizzania? Forse un po' l'uno e un po' l'altra, non avendo mai saputo decidere da che parte stare. Certo verremo messi da una parte o dall'altra, o bruciati o riposti nel granaio. Inutile ricordare che siamo ancora in tempo e che la scelta è nelle nostre mani.

Commento a cura di don Carlo Caviglione

 

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